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I Tre Vescovi Barbera D'Asti Superiore DOCG 2021
Della bella cantina piemontese, questo Ë uno dei vini simbolo. Da circa 20 anni Ë il risultato tangibile di come, grazie a un territorio unico e all'esperienza dei bravi vignaioli locali, sia possibile dar vita a una Barbera di alta qualita?, di facile e buona beva, ma soprattutto di prezzo sostenibile. Il singolare nome fa riferimento a uno straordinario “cru' di Barbera, i Tre Vescovi per l'appunto, che si trova nel punto in cui le Diocesi di Acqui Terme, Alessandria e Asti si incontrano. Per la lavorazione, le uve vengono raccolte manualmente a perfetta maturazione. Siamo circa nella terza decade di settembre. I vigneti, di circa 30 anni, producono grappoli di altissima qualit?, ricchi e concentrati. La trasformazione avviene in acciaio, in serbatoi termocondizionati. Quindi, subito dopo la malolattica, il vino viene posto a maturare in botti di rovere francese da 75 ettolitri e parte in barrique. Questa fase si prolunga per circa 12 mesi, dopodichÈ il vino viene passato nuovamente in vasche di acciaio per poi essere imbottigliato, per un ulteriore periodo di sei mesi di affinamento prima della definitiva messa in commercio. Vino di grande piacevolezza e tipicit?, questa Barbera nasce per accompagnare con soddisfazione molti dei piatti tipici della regione. A partire dalle classiche tagliatelle ai funghi, ai ravioli al “plin' con il ragu?. Perfetta con secondi piatti a base di carni rosse, come brasati e arrosti, sa accompagnare perfettamente anche la selvaggina. -
""La Martana"" Piemonte DOC Freisa 2022
La Freisa Ë una dei vitigni “minori' piemontesi, troppo spesso ingiustamente dimenticati ma in grado di dar vita a vini di grande piacevolezza. In passato le uve di Freisa venivano spesso utilizzate in assemblaggio con altri vitigni per fornir loro caratteristiche particolari, in particolare i profumi. In questo caso, al contrario, la cantina Vinchio Vaglio lavora le uve in purezza, ottenendo un vino di grandissima piacevolezza e grande tipicit?. Di colore rosso rubino con riflessi violacei, questo La Martana, Piemonte DOC, ha il tipico profumo di viola mammola. In bocca Ë asciutto, solo leggermente tannico, ma soprattutto molto vivace. Un vino perfetto per ogni occasione. Buono per accompagnare una ricca merenda a base di formaggi e salumi, a tavola si sposa alla perfezione a piatti saporiti come una bella lasagna o un arrosto di vitello con le patate. Il vino Ë super versatile. Difficile sbagliare. -
Laudana Nizza DOCG 2019
Laudana Ë una delle migliori espressioni della Barbera piemontese. Si tratta, infatti, di una selezione di uve provenienti dai migliori vigneti iscritti alla DOCG Nizza. Ubicato su pendii soleggiati e caratterizzati da marne argillo-sabbiose, con ottime esposizioni, il bricco Laudana Ë la dorsale collinare da cui provengono la maggior parte delle uve utilizzate per la sua produzione. Un'area considerata dagli anziani viticoltori di Vinchio come la piu? vocata per la produzione di uva Barbera. Vendemmia manuale in cassette da 20 chili, la vinificazione viene condotta a termine con cura e precisione. Quindi la fase di affinamento, a malolattica conclusa, avviene in parte in fusti di legno da 75 ettolitri e in parte in piccole botti di rovere da 225 litri. Dopo 18 mesi il Laudana incontra la bottiglia ed e? pronto per essere consumato. Vino di grande personalit?, questa Barbera si presenta di un bel aspetto brillante. Colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, ha un profumo intenso, etereo, lievemente speziato, con un boise? vellutato. In bocca si presenta corposo e di buona struttura. E' armonico e rotondo, con tannini leggeri e dolci, molto persistente. Ideale per accompagnare primi piatti saporiti con sughi di carne o funghi. Si abbina bene anche a secondi a base di carni rosse, come brasati e arrosti, e perfino con la selvaggina. -
""Le Nocche"" Piemonte DOC Grignolino 2022
Il Grignolino, tipico vitigno a bacca rossa, e? comune sulle colline del Monferrato, in Piemonte. Con tutta probabilita? il suo nome deriva dal dialettale “grignolo', cioe? vinacciolo, la cui abbondanza negli acini conferisce un gradevole sapore amarognolo sia all'uva, sia al vino. Vitigno molto esigente, non facile da coltivare. In campagna richiede le giuste composizioni e giaciture del terreno, mentre in cantina va trattato con i guanti bianchi. Il prodotto finale, perÚ, ripaga in genere di tutto questo impegno. Per scoprirlo nella sua versione pi? tradizionale, Vinchio Vaglio propone questa etichetta, Le Nocche, il cui nome fa riferimento proprio a una nota frazione del comune di Vinchio. Vinificazione in vasche di acciaio termocondizionate, al termine delle fermentazioni, alcolica e malolattica, il vino viene lasciato affinare per alcuni mesi, sempre in acciaio, prima dell'imbottigliamento. Colore rosso rubino limpido che tende all'arancione con il passare del tempo, al naso si rivela riccamente fruttato e vinoso, con note varietali di fiori. In bocca Ë fine, dotato di una buona freschezza e persistenza. Asciutto, sapido e leggermente tannico, questo rosso piemontese Ë il vero vino a tutto pasto. Da provare con piatti ricchi di sapore come il risotto al Castelmagno o, per gli appassionati di ricette tipiche, con la Finanziera. Vera magia. -
""Rebus"" RuchË di Castagnole Monferrato DOCG 2022
Meno noto dei suoi celebri fratelli del territorio, il RuchÈ Ë un vitigno autoctono del Monferrato. Le sue origini sono avvolte nel mistero. Studi recenti, perÚ, hanno dimostrato che il suo DNA, pur lontanamente, lo fa derivare da due vitigni tipici del Nord Italia: la Croatina e la Malvasia aromatica di Parma, oggi scomparsa. Un intricato “rebus', dunque, che Ë proprio il nome scelto da Vinchio Vaglio per questo RuchÈ di Castagnole Monferrato DOCG. CiÚ che Ë certo, perÚ, Ë che l'uva RuchÈ cresce bene su terreni asciutti e calcarei, all'interno di una ristretta area del Basso Monferrato che comprende sette comuni, dei quali Castagnole Monferrato Ë il pi? importante. Vendemmia rigorosamente manuale a partire dalla terza decade di settembre, dopo la diraspa-pigiatura, il mosto viene avviato alla fermentazione alcolica a temperatura controllata. Quindi, dopo la svinatura, il vino viene sottoposto a fermentazione malolattica e a un periodo di affinamento in vasche di acciaio per un periodo di circa sette mesi, prima dell'imbottigliamento. Colore rosso rubino con riflessi viola che con il passare del tempo possono virare verso l'aranciato, questo rosso ha profumi di frutta e fiori freschi. Dai petali di rosa ai frutti di bosco. In bocca Ë armonico, avvolgente, leggermente tannico. Di medio corpo e carattere deciso, ha note di pepe e aromi mandorlati sul finale. -
Rive Rosse Barbera Monferrato DOC Frizzante 2021
Quando in Piemonte, ma non solo per la verit?, si parla di “rive' si fa riferimento a vigneti estremamente interessanti, caratterizzati da elevate pendenze che costringono i vignaioli, eroici in questo caso, a un lavoro impegnativo e faticoso. Tutto manuale, ovviamente. Qui le vigne iniziano a cambiare il loro colore gi? dai primi giorni del mese di settembre. Ed Ë proprio a questa affascinante colorazione che si ispira l'etichetta proposta qui da cantina Vinchio Vaglio. Rive Rosse Ë una Barbera del Monferrato DOC che, con la sua vivacita?, esprime piacere e allegria. Vino tra i piu? tipici e caratteristici del Piemonte, nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino vivo con riflessi viola. Appena versata, la superficie del bicchiere si copre di una bella spuma soffice, sostenuta da una ininterrotta catenella di bollicine che salgono dal fondo del calice. Ha profumi fruttati intensi, con note tipiche di frutta rossa fresca e di rosa. In bocca Ë piacevolmente equilibrato, fresco e morbido. Il finale Ë asciutto, con tannini ben amalgamati. -
Rosso di Montalcino DOC
Il Rosso di Montalcino realizzato da Mastrojanni Ë il risultato del grande legame fra terroir, uva e savoir-faire della cantina. Il Sangiovese, vitigno che nei pressi del comune di Montalcino raggiunge vette qualitative incredibili, viene coltivato con cura e pazienza, dedicando grande attenzione ai lavori nei vigneti durante tutto il corso dell'annata. L'etichetta nasce in vigna, secondo il credo di Mastrojanni, ed Ë proprio grazie a tale approccio che questo Rosso Ë in grado di presentare le tipiche caratteristiche fruttate del vitigno utilizzato, che avvolgono naso e palato con armonie degne di nota. Da provare senza indugi! -
Chablis Saint Pierre 2022
Nasce da una rigorosa selezione delle migliori uve, provenienti da vigneti Premier e Grand Cru. Per la precisione quelli che circondano la bella chiesa di San Pierre, risalente al XII secolo. Vigne vecchie oltre 35 anni, 100% Chardonnay. Chablis, per chi eventualmente non lo sapesse, costituisce il limite Nord della regione della Borgogna, quasi al confine con la Champagne. Qui il clima Ë decisamente fresco e i vini che si producono hanno un carattere piacevolmente minerale. Non fa eccezione questo eccellente Chabils firmato Albert Pic, che nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo pallido, con riflessi luminosi e brillanti. Al naso i profumi richiamano alla mente i frutti tropicali. Si accompagnano a note agrumate e a leggeri sentori iodati e di “pain brioche'. In bocca, invece, il vino presenta un buon corpo. Piacevolmente minerale, Ë una delle pi? pure espressioni della Chablis. -
Chardonnay Valle D'Aosta DOC 2020
Chardonnay al 100%. Ma non uve comuni. Solo i migliori grappoli provenienti da due singole parcelle che si trovano nei comuni di Saint Pierre e Villeneuve. Siamo nel cuore delle pi? piccola regione d'Italia, dove i vigneti crescono strappando preziosi ettari fondovalle alle alte cime delle Alpi. Le parcelle scelte da Anselmet per questo bianco sono ormai trentenni, piantate attorno al 1989. Ci troviamo a un'altezza di circa 800/900 metri sul livello del mare, dunque quasi ai limiti della coltivazione della vite in Italia. La vinificazione Ë semplice ma accurata. Controllo delle temperature in ogni fase, per favorire la conservazione dei profumi migliori, quelli pi? fini ed eleganti. Prima dell'imbottigliamento, poi, il vino viene passato in contenitori di acciaio, in contatto con le proprie fecce fini. Rimane qui per almeno 6 mesi, durante i quali viene sottoposto a regolari b?tonnage. CiÚ che ne deriva Ë un vino caratterizzato da un bel colore giallo paglierino intenso e brillante. Al naso si riconoscono fiori bianchi, e in particolare la camomilla, agrumi e frutta a polpa bianca. In complesso si tratta di un vino decisamente fresco che rivela bene la sua provenienza alpina. Ottimo fin dall'aperitivo, Ë il vino che puÚ accompagnare con gusto pranzi e cene a base di pesce. Da provare con il classico spaghettino allo scoglio. -
Fumin ""elÈvÈ en fut de ChÍne"" Valle d'Aosta DOC 2020
Ogni regione italiana si fa vanto dei propri vitigni autoctoni, ossia tipici. Non fa eccezione la Valle d'Aosta, nonostante (o forse grazie) la sua particolare collocazione alpina. Tra questi il Fumin, a bacca nera, che viene coltivato in tutta la valle centrale, lungo le sponde del fiume, e fino a un'altitudine di oltre 600 metri. Il suo particolare nome deriva probabilmente dalla pruina azzurrognola che ricopre i suoi acini maturi e che li fa apparire quasi affumicati. Anselmet lo propone qui in una versione molto particolare, ÈlevÈ en f?t de chÍne, maturato in fusti di rovere. Fumin in purezza, dopo la classica vinificazione in rosso, il vino viene infatti passato in tonneaux di rovere francese per un periodo di non meno di 18 mesi. Si scopre cosÏ un bel vino caratterizzato da un colore rosso rubino, con evidenti riflessi porpora. Vino intrigante, rivela profumi particolari di brace e di frutti di bosco. In bocca e? denso, grazie anche all'elevato grado alcolico, e ben strutturato. Giustamente tannico, gode di un lungo finale piacevole che riporta alla mente note di erbe mediterranee e officinali. E' il vino giusto per accompagnare piatti di carne saporiti. Ottimo con le scaloppine al formaggio o, per gli amanti degli abbinamenti regionali, con la classica fonduta. -
Vouvray Vigne Blanche Reserve PrivÈe 2017
I vigneti di Marc BrÈdif coltivati a Chenin Blanc sono composti da piante che hanno un'et? di circa 25 anni. Tronchi belli e radici che scendono in profondit? in suoli che hanno una conformazioni molto particolare. Sono composti, infatti, di sassi, con tufo e argille rosse. Suoli che, insieme al clima unico di questa regione, influenzato dalla presenza del corso della Loira, permettono al produttore di raccogliere ogni anno grappoli sani e ricchi di profumi e aromi. Siamo nel cuore del dipartimento della Touraine, proprio nel comune di Vouvray, e la vigna Ë una “monopole' della Maison. Chenin Blanc al 100%, questo Vigne Blanche Reserve PrivÈe nasce da una lunga fermentazione di 3 mesi a temperatura controllata, seguita dalla conversione malolattica. Poi, dopo la svinatura, il vino passa per circa 2/3 in botte in contatto con le sue fecce fini, e per 1/3 in barrique. Solo dopo 18 mesi, Ë pronto per incontrare la bottiglia. Di colore giallo paglierino brillante, al naso i profumi spaziano dai frutti gialli, in particolare pera e albicocca, a quelli agrumati, fino a note di frutta secca. In bocca svela una bella struttura e un carattere minerale e fruttato. Un vino importante che richiede un abbinamento di livello. Ottimo con il pesce, ovviamente, Ë perfettamente in grado di accompagnare anche piatti a base di carni bianche o zuppe particolarmente saporite. Da provare, per esempio, con la classica zuppa di cipolle. -
""Samas"" Isola dei Nuraghi IGT 2022
Samas, Isola dei Nuraghi IGT, Ë un classico taglio di Vermentino, all' 80%, con Chardonnay per la parte restante. E' il bianco con cui la cantina Agripunica unisce l'amore per i vitigni autoctoni con una visione pi? internazionale. Un vino che sa di territorio, dunque, ma fatto per andare incontro ai gusti di un pubblico internazionale abituato a certe sensazioni. Nel complesso si tratta di un vino dinamico, piacevolmente sapido e facile da abbinare. Un'etichetta versatile, che sa ben figurare sia prima del pasto, come aperitivo, sia al centro della tavola, dove si sposa bene con pesci delicati e saporiti, ma anche con piatti a base di verdure o con carni bianche. Giallo paglierino, molto brillante, al naso rivela un bouquet piacevolmente fruttato e leggermente marino. Sentori di frutta esotica, fiori bianchi, frutta tropicale e accenni minerali. In bocca ha corpo leggero. E' scorrevole ma di carattere, grazie alla sua piacevole trama minerale. -
""Arioso"" Toscona Bianco IGT 2022
Toscana IGT Bianco, Arioso Ë un classico bianco della costa toscana. Prodotto con uve Vermentino in purezza, Ë una delle etichette proposte da Campo alla Sughera in quel di Bolgheri. Il Vermentino, tradizionalmente amante dei climi mediterranei, caldi e ventosi, in Toscana, e in particolare nell'area di Livorno, arriva a piena maturazione con aromi molto intensi ed esprime dei vini avvolgenti e armoniosi. Fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, il vino affina in bottiglia per qualche mese prima di essere messo in commercio. Colore giallo paglierino con lievi riflessi verdolini, questo Arioso si fa apprezzare per i ricchi aromi di frutta gialla, con cenni tropicali, anice stellato e sottili sfumature floreali. In bocca Ë vivace e sapido, con un bel frutto ricco e armonioso e piacevoli note saline. Ottimo come aperitivo, questo bianco bolgherese nasce per accompagnare piatti delicati a base di pesce o crostacei. Ottimo anche con il Sushi. -
Grumello Valtellina Superiore DOCG 2020
Per una volta il Nebbiolo non Ë protagonista in Piemonte ma in Valtellina. Qui, con il nome di Chiavennasca, la nobile uva a base di grandi vini rosso pregiati, Ë usata per produrre il Valtellina Superiore, una delle 5 DOCG regionali. In questo caso la cantina Rainoldi propone la versione proveniente dalla sottozona Grumello, che comprende i comuni di Sondrio e di Montagna in Valtellina. Poco meno di 100 ettari di un territorio affascinante e unico nel suo genere. La particolare “verticalit?' di quest'area, infatti, fa sÏ che si incontrino vigneti gi? a 350 metri sul livello del mare. Ma anche a oltre i 650 metri, nella parte pi? alta denominata Dossi Salati. I vini prodotti qui sono particolarmente freschi e fruttati. Quello proposto da Rainoldi Ë figlio di una lenta macerazione a temperatura controllata, cadenzata da cicli di rimontaggi e follature. Poi il vino viene messo in vasche di acciaio in attesa che la fermentazione malolattica si compia entro la primavera. Quindi matura per circa diciotto mesi in botti di rovere di Slavonia, a cui fanno seguito alcuni fondamentali mesi di affinamento in bottiglia. Rosso rubino, al naso stupisce per i delicati profumi di frutta fresca e sottili ricordi di nocciola. In bocca Ë fresco e armonico. Di buon corpo, Ë un vino di ottima beva. Accompagna con soddisfazione carni bianche e rosse, verdure e formaggi di media stagionatura. -
Inferno Valtellina Supeirore DOCG 2020
La sottozona Inferno si estende per circa 60 ettari e rappresenta una delle aree paesaggisticamente pi? suggestive di tutta la Valtellina. Rispetto ad altre zone, come Grumello e Sassella con vigneti che si estendono su ripidi dislivelli per centinaia di metri, le terrazze della zona Inferno sono pi? concentrate. Vanno da un minimo di 350 a un massimo di 500 metri. Il nome Inferno richiama alle particolari condizioni climatiche che si godono qui. Il sole riflette sulle rocce e garantisce un tepore molto diffuso che permette una piena maturazione delle uve, con la comparsa di una rilevante potenza tannica. Vinificazione super tradizionale in acciaio a temperatura controllata e fermentazione secondaria, o malolattica, svolta interamente prima della primavera, questo Valtellina DOCG matura in botti grandi da 25 e 56 ettolitri per quasi due anni, prima di essere ri-assemblato e imbottigliato per la fase finale di affinamento in vetro. Colore rosso rubino intenso, al naso manifesta profumi fini e complessi allo stesso tempo, con note di ribes, noce, pepe nero ed erbe alpine. In bocca, invece, Ë fresco, armonico e piacevolmente persistente. Vino di buona longevit?, non ha fretta di essere stappato. L'importante Ë scegliere l'abbinamento giusto. Ovviamente a base di carne. Ottimo con la polenta accompagnata da un saporito spezzatino o con i buoni formaggi tipici della regione. -
Prugnolo Valtellina Superiore DOCG 2018
Che il nome non tragga in inganno. In questo caso, infatti, il nome Prugnolo non fa riferimento a una delle pi? note variet? di Sangiovese grosso (il Prugnolo Gentile) ma a un arbusto decorativo che cresce vicino ai vigneti. Il Prunus Spinosa, ha bacche blu-viola che maturano in autunno, verso il periodo della raccolta. Questo Valtellina Superiore DOCG proveniente dalla sottozona Valgella nasce da Nebbiolo, o meglio Chiavennasca, in purezza. Invecchiato in piccole botti di rovere in cui Ë precedentemente stato affinato lo “Sfursat', Ë un rosso estremamente godibile sin dalla sua giovinezza. Colore rosso rubino, al naso rivela sentori di prugna e piccoli frutti rossi. Morbido, rotondo e soprattutto vino di ottima beva, sa essere un calice particolarmente versatile. Abbinato al pi? classico dei primi piatti regionali, i pizzoccheri, sa esprimere tutto il suo potenziale. Per chi non ha la possibilit? di preparare un piatto cosÏ elaborato, perÚ, questo Prugnolo sa comunque regalare belle soddisfazioni. Basta anche un semplice tagliere di salumi e formaggi, o un piatto gustoso di ravioli al rag?. -
Sassella Valtellina Superiore DOCG 2020
L'area della Sassella Ë una delle pi? belle dell'intera Valtellina. Poco meno di 120 ettari di vigneti tutti terrazzati, su suoli rocciosi particolarmente ricchi di ferro. Siamo tra i 300 metri sul livello del mare, con vigneti che si estendono anche a pi? di 600 metri. 100% Chiavennasca che matura sui soleggiati vigneti esposti a Sud, questo vino nasce da una vinificazione tradizionale, con una lunga fase di macerazione delle bucce per permettere la completa estrazione del colore e dei tannini maturi. Per la fase di maturazione, in questo caso l'enologo di casa Rainoldi prevede un passaggio di non meno di 20 mesi in botti di rovere da 25 e 56 ettolitri. Ne deriva un bel vino caratterizzato da un colore rosso rubino, con profumi delicati e fini che richiamano la frutta rossa matura, le spezie dolci e i fiori lievemente appassiti. In bocca, poi, si scopre un vino piacevolmente armonico e vellutato. Un vino estremamente godibile che non disdegna un abbinamento classico con carni bianche e rosse. Per gli amanti degli abbinamenti del territorio, questo rosso va a braccetto con i classici pizzocheri ma volendo esagerare e azzardare qualche abbinamento fuori degli schemi, puÚ perfino essere proposto con pesci in umido. -
""Terra di Lavoro"" Campania IGP 2017
E' uno dei vini italiani pi? premiati dalla critica internazionale pi? esigente. Un vino da super intenditori, raro e prezioso. Stiamo parlando del Campania IGT Terra di Lavoro, figlio di due grandi vitigni tipici del nostro meridione. Aglianico all'80% e Piedirosso per la parte restante. Terra di Lavoro Ë il frutto di una scommessa. E' la dimostrazione che da vitigni antichi e profondamente tipicizzati, allevati su suoli unici per composizione e natura vulcanica, si possono ottenere vini capaci di imporsi, per qualit?, anche al di fuori dei nostri confini. I vigneti si trovano a circa 400 metri sul livello del mare, con una bella esposizione verso Sud-Ovest. Piante che possono arrivare a oltre 20 anni di et?, con radici che scendono in profondit? per trarre il proprio nutrimento e portare a maturazione grappoli ricchi in termini di aromi e profumi, con tannini maturi e dolci. Vendemmia manuale a fine settembre, la fase di macerazione sulle bucce si protrae per circa 20 giorni, durante i quali il cappello viene spinto in basso pi? volte al giorno. Dopo la svinatura, il vino viene passato in barrique nuove di Allier e Never, per la fase di maturazione che si protrae per circa 12 mesi. Nasce cosÏ un vino caratterizzato da un bel colore rosso rubino, intenso e impenetrabile. Il naso Ë fresco e balsamico. Verde e vegetale in un primo momento, con il passare dei secondi acquisisce una chiara connotazione fruttata, con una sottile speziatura che ricorda il finocchietto selvatico, ma anche il pepe bianco e il tÈ verde. In bocca Ë gradevolmente vinoso, con una spiccata sensazione fresca, ben bilanciata da un corpo pieno. La persistenza Ë lunghissima, sia al naso che alla bocca. Perfetto per accompagnare i grandi piatti della tradizione campana, se vogliamo rendergli davvero giustizia possiamo abbinarlo a un... -
""Terra di Rosso"" Piedirosso Campania IGP 2019
Dal 2017 il famoso Terra di Lavoro, uno dei pi? amati vini campani al mondo (almeno a giudicare dal numero di premi e di recensioni entusiastiche ricevute negli anni) ha un “fratello minore'. E' questo Terra di Rosso, Campania IGT che nasce da una lavorazione in purezza di uve Piedirosso, la parte eccedente rispetto a quella raccolta per il taglio del Terra di Lavoro, nelle annate eccellenti. Suoli vulcanici e piante di et? compresa tra i 22 e i 24 anni, garantiscono una qualit? super elevata. La vendemmia, manuale, si svolge a inizio ottobre. La vinificazione Ë tradizionale, con una lunga fase di macerazione che prosegue per circa 20 giorni. L'affinamento Ë svolto in barrique, nuove di Allier e Never, e si prolunga per non meno di 8 mesi. Rosso rubino non troppo carico, Terra di Rosso presenta un bouquet ricco, con note fruttate di ciliegia, ribes, more, fragola, lamponi e mirtilli, seguite da ricordi di viola, geranio, lavanda e macchia mediterranea. In bocca Ë fresco, ma anche morbido ed elegante. Piacevolmente tannico, Ë un rosso estremamente fine che puÚ anche essere accostato a piatti mediamente delicati come una zuppa di pesce o, per gli amanti delle ricette della tradizione, anche a una golosa parmigiana di melanzane. -
Falanghina del Molise DOC BIO 2022
La cantina Di Majo Norante, grazie anche alla valente collaborazione del suo enologo Riccardo Cottarella, si dimostra una volta di pi? particolarmente attenta alla valorizzazione dei vitigni locali del Molise. Ne Ë un bel esempio questa Falanghina DOC bio, prodotta a partire da uve che sono coltivate seguendo un protocollo attento alla sostenibilit? e alla salubrit?. Il risultato Ë dunque un vino che, grazie anche la lavorazione svolta esclusivamente in acciaio, puÚ essere definito autentico e genuino. Giallo paglierino dorato con riflessi verdognoli, questa Falanghina ha profumi freschi e gradevoli, con chiari richiami alla ginestra. In bocca il gusto Ë ampio, con un piacevole retrogusto amarognolo che puÚ ricordare il melograno. Vino semplice ma non banale, Ë adatto ad accompagnare tutto il pasto. Il suo abbinamento ideale sono i pesci e i crostacei, ma puÚ tranquillamente essere proposto anche come aperitivo o per accompagnare un gustoso club sandwich.