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Apathy for the devil. Memorie dagli anni Settanta
Sedici anni dopo la raccolta di scritti "The Dark Stuff," Nick Kent torna a raccontare gli anni Settanta, l'era dorata del rock. Ma questa volta lo fa in prima persona, spalancando i suoi ricordi personali su quegli anni belli e difficili, eccitanti e turbolenti. Lui era lì, almostfamous, a dividere slanci ed eccessi con i Rolling Stones e i Sex Pistols, Lou Reed e Iggy Pop, Captain Beefheart e gli MC5, e ancora con i Led Zeppelin e David Bowie e Chrissie Hynde. Come Lester Bangs, solo che Kent è ancora vivo e ne ha, appunto, memoria, e può narrare ciò che ha visto, che ha fatto, che ha vissuto: il candido entusiasmo dei primi tempi, appena ventenne, e la decadenza dell'ultimo scorcio del decennio, divorato pericolosamente tra i brividi del successo e gli abissi della droga.
EUR 16.62
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Pop style. La musica addosso
Un viaggio per immagini e parole alla scoperta dell'evoluzione della musica a braccetto con le passerelle, fino all'avvento dello Street style. Gli stili e le mode che hanno fatto epoca, dalla strada ai magazine, passando per i palchi dei maggiori performer del nostro tempo. Dal rockabilly al mod, dal glam al punk, dalla new wave alla disco, dall'hip hop alla techno. Una carrellata articolata per decenni dove si inseriscono a pieno titolo gli artisti di riferimento e gli stylist che hanno capito prima di chiunque altro l'impatto della musica sui défilé. E ancora, focus sui capi simbolo, i momenti che hanno contrassegnato una tendenza in maniera essenziale, i videoclip, le copertine dei dischi più significativi e i brand divenuti gergo comune nelle canzoni. Un viaggio in cui i palcoscenici si trasformano in passerelle e i musicisti in stilisti di grido. Perché musica e moda rappresentano un binomio inscindibile. Perché ogni indumento o accessorio, non solo ha la sua storia, ma anche una colonna sonora che sarebbe un peccato ignorare.
EUR 7.00
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Lo scrigno dei segreti. L'odissea dei Pink Floyd
Una biografia della complicata vicenda dei Pink Floyd, dai giorni eroici di Syd Barrett al formidabile successo degli anni Settanta e ai velenosi intrighi degli anni Ottanta, dagli irripetibili spettacoli stroboscopici del 1967 ai pupazzi horror di "The wall": una meticolosa ricerca d'archivio, sulle tracce di una favolosa storia tra la Londra psichedelica e le grandi arene del rock, grazie alla quale e a decine di interviste a critici, collaboratori del gruppo, amici e addetti ai lavori, Nicholas Schaffner è riuscito a comporre un affresco definitivo di uno dei gruppi rock che hanno più profondamente inciso il loro solco nell'immaginario contemporaneo.
EUR 16.62
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The dark side of the moon. Genesi, storia, eredità del capolavoro dei Pink Floyd
A quarant'anni dalla pubblicazione, "The dark side of the moon" rimane uno degli album più acclamati di tutti i tempi. Ha venduto circa trenta milioni di copie in tutto il mondo e continua a venderne, ogni anno, circa 250mila. Appena uscito, rimase nelle classifiche americane per ben 724 settimane; secondo una stima recente, una famiglia inglese su cinque ne possiede una copia. Tuttavia, come rivela il resoconto non ufficiale di John Harris, questa è solo una piccola parte della storia, The dark side of the moon è uno dei concept album più riusciti e raffinati della storia del rock, un disco che indaga a fondo sulla pazzia, l'inquietudine e l'alienazione radicate nella storia della band, in particolare nel tragico racconto del leader di un tempo, Syd Barrett. Basato su una serie di interviste al bassista e principale compositore del gruppo Roger Waters, al chitarrista David Gilmour, al batterista Nick Mason e alle varie personalità che hanno reso possibile la realizzazione dell'album, questo libro è per tutti coloro che vogliono saperne di più su uno dei dischi più venduti, più affascinanti e più misteriosi della discografia mondiale.
EUR 14.72
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Jeff Buckley. Una goccia pura in un oceano di rumore
Jeffrey Scott Buckley ha vissuto una vita nomade: ha trascorso l'infanzia, da lui stesso definita "spazzatura da roulotte", a Orange County, California, per poi spostarsi a Hollywood, New York e Memphis. La curiosità spirituale e la sperimentazione musicale, insieme alla sua voce eterea, gli conferivano quell'aura sovrannaturale che sembrava averlo destinato a raggiungere la fama. Il suo unico album confermò queste aspettative, ma Jeff sarebbe morto troppo presto per dare un seguito a quel primo, incredibile successo. Così la sua promessa è rimasta intatta: era nato il mito di Jeff Buckley. Figura leggendaria e influente, Jeff era comunque una persona autentica, e "Una goccia pura in un oceano di rumore" scandaglia la sua personalità, svelando le sfide complesse e a volte contraddittorie che il cantante ha dovuto affrontare nel corso della sua breve vita. Amici e amanti danno voce ai propri ricordi per dipingere il ritratto avvincente di uno degli spiriti più puri del rock, un ragazzo inspiegabilmente scomparso nelle acque torbide del Mississippi a soli trent'anni.
EUR 16.62
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Bob Marley on the road
Non esiste luogo sulla terra in cui la sua immagine non campeggi su magliette, graffiti o cartoline. È stato oggetto di film, documentari, libri, interviste, mostre fotografiche. La sua pagina Facebook è la più cliccata di sempre, più di quella dei Beatles, dei Rolling Stones, di Bruce Springsteen. I testi delle sue canzoni sono stati studiati e tradotti in tutte le lingue del mondo, la sua vita è stata raccontata in centinaia e centinaia di libri. Eppure mancava una pubblicazione che raccontasse la fonte che ha alimentato e alimenta il suo mito, ovvero le sue esibizioni dal vivo. Perché Bob Marley, prima di essere un rivoluzionario, un profeta e un'icona, è stato uno straordinario musicista. Ivan Serra e Marco Virgona, due dei più grandi collezionisti ed esperti di cose marleyane, colmano ora la lacuna, consegnando al grande popolo dei fan di Tuff Gong un libro unico. Il materiale dei loro archivi, frutto di quasi quarantanni di passione e di ricerche, si unisce a quello raccolto nella rete dei fan club di tutto il mondo e accompagna la storia di tutti concerti che Marley ha tenuto dal 1962 al 1980: foto inedite, ticket, poster...
King Crimson. Il pensiero del cuore
Nei trentacinque anni della loro storia, e attraverso le otto incarnazioni nelle quali si è dispiegata, i King Crimson hanno scritto un capitolo fondamentale nel libro del rock. Dopo aver posato alcune pietre miliari del progressive con i loro primi album (a partire dall'esordio del 1969, il celebre "In the court of the Crimson King") si sono presto allontanati dai canoni, e dalle strade più battute, del genere che hanno contribuito a creare, avventurandosi, sotto la guida del loro leader indiscusso Robert Fripp, nei campi sconfinati della creatività. senza mai derogare dal carattere rigoroso della loro sperimentazione, la band, o meglio, le band di Fripp negli anni successivi hanno elaborato linguaggi e stilemi, innovato e inventato forme spesso visionarie, quasi avanguardistiche, mantenendo vivo un culto tra le legioni di fan sparse in tutto il mondo. questo libro ripercorre per la prima volta dall'inizio alla fine la complicata vicenda del gruppo, con l'intento di proporre, oltre alla ricostruzione delle diverse fasi dei progetti guidati da Fripp, un'analisi critica e musicologica, ma anche storica e sociale, della produzione crimsoniana, attraverso cui si rinviene la radice di un fondamentale concetto-sentimento: quello della musica come arte. L'arte...
Dave Grohl. Il richiamo del rock'n'roll
Tutti credono di conoscere Dave Grohl. In un'epoca in cui il social network ha trasformato in realtà l'intuizione del villaggio globale che Marshall McLuhan ebbe negli anni Sessanta, in cui Twitter, Facebook, Tumbl e Flickr complottano per registrare e classificare continuamente ogni cosa con precisione maniacale, il profilo pubblico di Grohl è stato ridotto a un semplice epiteto: per consenso comune, Dave è "L'Uomo più Gentile del Rock". Ma in realtà questa espressione piuttosto riduttiva e priva di significato ha permesso al "vero" Dave Grohl di restarsene nascosto in bella vista, sconosciuto a tutti tranne che ai suoi amici più intimi. Basato sulle idee ricavate da interviste di prima mano agli amici di Grohl, compagni e colleghi, e dalle conversazioni avute con Dave stesso, "Il richiamo del rock'n'roll" è un racconto epico volto a documentare il viaggio che lo ha portato dai più sordidi club punk-rock di Washington D.C. fino alla Casa Bianca e ai più imponenti stadi di tutto il mondo. È una storia che racchiude in un'unica carriera molti elementi degli ultimi cinquant'anni di rock, da Bob Dylan, i Beatles e i Led Zeppelin, fino ai Sonic Youth, i Queens of...
America indie 1981-1991. Dieci anni di rock underground
"American indie" è la storta della rivoluzione musicale avvenuta proprio sotto il naso di Reagan negli anni Ottanta, quando un piccolo ma agguerrito manipolo di gruppi, etichette, fanzine, stazioni radio e altre entità sovversive infuse nuova energia al rock americano innestandovi il credo 'do it yourself' del punk e creando un musica fortemente personale, spesso brillante, sempre stimolante, la cui influenza si sarebbe estesa fino a oggi senza mai perdere di Intensità e attualità. Attraverso le dettagliate biografie di tredici gruppi storici - Mission Of Burma, Minutemen, Black Flag, Hüsker Dü, Minor Threat, Replacements, Butthole Surfers, Sonic Youth, Big Black, Fugazi, Mudhoney, Beat Happening, Dinosaur Jr - Michael Azerrad dipinge un potente affresco con tutti gli elementi di un grande romanzo: politica, droga, paura, disgusto, fede e, ovviamente, musica.
EUR 21.38
Rivoluzioni. L'insurrezione poetica e la rivolta politica. Controcultura (1955-1980)
«Una mappa immaginaria per decifrare la vita nascosta e i percorsi culturali di chi ha fatto davvero la controcultura» - Sabina Minardi, L'Espresso\r\nCosa lega Marcuse e Jean-Paul Sartre, Che Guevara e Jim Morrison, Frantz Fanon e la Pantere Nere, gli hippie e Allen Ginsberg, Bob Dylan e i Pink Floyd? Quali sono le tradizioni e le innovazioni che costituiscono il pensiero contemporaneo, da dove arrivano le modalità di lettura e di comprensione del reale che sono proprie all'oggi? In breve, quali sono le radici del presente, da quale ideale discende l'attuale reale, chi ha posto le premesse del nostro mondo? E ancora, quali sono le correnti che hanno modificato la nostra percezione del reale e fin dove possiamo risalire? In questo studio si cerca di rimontare il corso del tempo, riannodare qualche legame, riconoscere le origini. Il libro ricostruisce, in una grande narrazione plurale, gli anni della controcultura e i suoi protagonisti che, tra la fine della seconda guerra mondiale e il 1980, tra teoria, arte e prassi, hanno scosso gli equilibri politici e culturali del pianeta e cambiato il mondo. Perché rivoluzioni al plurale? Perché si è trattato di un grande movimento...
Prog rock! 101 dischi dal 1967 al 1980
Prendete uno dei saggisti musicali più preparati ed eclettici in circolazione, e un musicista prog tra i più attivi e rappresentativi della scena italiana (e non solo). Metteteli davanti a un microfono, o una telecamera, e otterrete Astrolabio. Dapprima fortunata trasmissione radiofonica, poi televisiva, ora si materializza su carta trasformandosi in Prog rock! Un libro nel quale Storti e Zuffanti scelgono, commentano, analizzano, contestualizzano e raccontano i 101 dischi prog che non possono mancare nello scaffale del vero appassionato. Per i due autori, prog, aggettivo che tende a essere usato con una certa disinvoltura, designa tutte quelle musiche che, a partire dai tardi anni Sessanta, hanno cominciato a espandersi e, contaminandosi con stili diversi, hanno allargato il concetto di pop song, sperimentando arditi accostamenti tra diverse influenze senza il timore di ricercare nuove melodie, armonie, suoni e strutture. Quindi, è progressive tanto il rock sinfonico degli Yes quanto la musica cosmica dei Tangerine Dream, l'hard psichedelico degli High Tide, il jazz-rock dei Nucleus, l'art-pop dei Roxy Music, le favole celtiche di Alan Stivell e molto altro. Il prog, insomma, non come definizione di un genere codificato, quanto come filosofia, modo di essere e...
Stayin' alive. La storia dei Bee Gees
Nel 1977 veniva lanciato "La febbre del sabato sera", il film di John Badham destinato a dar voce a un'intera generazione, quella del disimpegno, della voglia di divertirsi e della libertà da vincoli d'ideologia. Il giovane Tony Manero, lavoratore di giorno e di notte ballerino dominatore incontrastato delle discoteche di Brooklyn - interpretato da un John Travolta agli esordi - diventa punto di riferimento per i ragazzi degli anni Settanta, quelli lontani dalle barricate del punk e del rock. È però la colonna sonora a decretare il successo planetario della pellicola: a firmarla, quasi per intero, sono i Bee Gees, leggendario gruppo dell'Isola di Man. Contattati dal loro manager (e produttore della pellicola) Robert Stigwood, i fratelli Gibb (Barry, Robin e Maurice), già bambini prodigio e poi idoli del pop internazionale negli anni Sessanta, riemergono da un tormentato periodo di crisi artistica, mettendo a segno quasi inconsapevolmente uno dei colpi più riusciti nella storia della musica leggera. Da "Jive Talking" e "You Should Be Dancing", passando per "More Than A Woman", "How Deep Is Your Love", fino a "Stayin'Alive" e "Night Fever", i Bee Gees rivoluzionano, reinventano e nobilitano la disco music. "Saturday...
Captain Mask Replica
Captain Beefheart, al secolo Don Van Vliet, è uno degli artisti più importanti e mitizzati dell'intera storia del rock. Partito da solide basi blues e armato di una voce potente degna di Howlin' Wolf, negli anni Sessanta registrò, con diverse incarnazioni della sua Magic Band, alcune delle opere più decisive per l'evoluzione del blues-rock, approdando nel 1969, anche grazie al supporto dell'amico Frank Zappa, alla prodigiosa epopea di "trout mask replica". Il disco, considerato da molti critici, primo fra tutti il leggendario Lester Bangs, come il più importante mai partorito nell'ambito della musica rock, è un'opera in cui il blues del Delta, il free jazz, il dadaismo, il surrealismo, la poesia beat e l'immaginario americano si fondono in una sintesi ancora oggi incredibilmente aliena. Ma il percorso di Captain Beefheart non si fermò certo a quella straordinaria pietra miliare. Anche dopo il suo ritiro dalle scene, avvenuto nel 1982 per dedicarsi a tempo pieno alla pittura, egli continuò, infatti, ad affascinare intere generazioni di musicisti, che ancora oggi venerano la sua musica come un esempio di creatività senza limiti, lontana dalle costrizioni del music-business. Oltre a seguire da vicino tutta la vicenda biografica...
One shot band. Gruppi, artisti, visionari e sognatori con idee (spesso) geniali e un solo disco alle spalle
La Hampton Grease Band mangiava cereali sul palco mentre improvvisava duetti tra chitarre e motoseghe. I Monks se ne andavano in giro vestiti con un saio nero e la testa rasata come dei monaci veri. Alexander "Skip" Spence tentò di uccidere i suoi compagni di band con un'ascia. I La's cercarono di convincere i propri fan a non comprare il loro disco. E i John's Children si fecero costruire dalla NASA venti amplificatori che facevano impallidire il suono degli Who. Gente scomparsa troppo presto, o semplicemente dimenticata, che dopo il loro primo e unico disco è stata risucchiata da un oblio impietoso. Per alcuni giusto, per molti crudele. Per tutti necessario a diventare una "one shot band", gruppi o artisti solisti, cioè, crollati davanti alla prospettiva del secondo tentativo discografico, quando cominci ad annusare la fama ma non sai ancora se ti piace, se ne sei degno o semplicemente se sei preparato a reggere l'urto del successo. Questo libro parla, dunque, di reietti, geni, musicanti, sognatori e rivoluzionari schiacciati, molto spesso per sfortuna, dal "sophomore slump" (il "crollo al secondo tentativo") ed entrati per sempre nel limbo del quasi-successo che li ha lasciati...
Poesia in forma di rock. Letteratura italiana e musica angloamericana
Kurt Cobain leggeva Dante. Potrebbe sembrare uno slogan da fiera del libro, invece è la verità. È più che sorprendente e certamente poco noto il rapporto costante tra alcuni dei più grandi interpreti del rock - inglese e americano - e la letteratura italiana dal Medioevo fino ai giorni nostri. Un percorso che muove per vie misteriose, dove Dylan rilegge Dante e Petrarca, Patti Smith e Morrissey incontrano Pier Paolo Pasolini, i Radiohead e i Nirvana si inoltrano nell'Inferno della Commedia, Sting evoca Italo Calvino, Mike Patton interpreta Edoardo Sanguineti. Questo studio unico nel suo genere, condotto tra Oxford e Roma, attraverso il dialogo dinamico tra testi musicali e testi letterari, ripercorre cinquant'anni di rock come non l'avete mai letto prima, tra intersezioni inaspettate, scoperte inedite, citazioni, aneddoti, interviste ai protagonisti. Il risultato è un vero e proprio canone alternativo della letteratura italiana declinata nei suoi profili più espressivi e anticonformisti, capace di offrire uno spaccato inaspettato sulla fortuna e sui canali di diffusione della nostra cultura all'estero nel secondo dopoguerra. Un'incursione innovativa nella musica rock a metà tra l'underground e l'Università, impreziosita da testimonianze inedite - con un contributo d'eccezione a opera...
1977. Gioia e rivoluzione
Un anno da ricordare. Per la musica, la creatività, la letteratura, il cinema, il teatro. E poi per i sogni, le passioni, i desideri. Per l'amicizia e l'amore. Per la voglia di cambiare il mondo, per la ricerca della felicità, per la bellezza e i colori di una intera generazione in movimento. Il 1977 è stato un anno chiave della nostra storia, lo è stato per la politica, la società, i rapporti sociali e personali, la cultura e la comunicazione; è stato l'anno in cui le radio libere erano "libere veramente", come cantava Finardi, in cui i volantini e i Ta Tze Bao erano i social network più diffusi, in cui gli indiani metropolitani si facevano beffe della realtà portando la fantasia nelle stanze del potere, in cui tutto veniva messo in discussione e nessuno era lasciato indietro. Il 1977 viene ricordato troppo spesso per gli scontri, la violenza, le P38, i blindati delle forze dell'ordine nei centri cittadini. Ma una generazione intera ha vissuto quell'anno tra passioni e sentimenti leggendari, scrivendo una storia diversa, fatta di canzoni, libri, film, cortei, assemblee, fumetti, giornali, spettacoli, nei quali scorreva inarrestabile e meravigliosa la vita....
David Bowie. L'arte di scomparire. Indagine sugli ultimi dodici anni dell'Uomo delle stelle
Il 10 gennaio 2016 l'improvviso annuncio della morte di David Bowie ha lasciato sconcertati tutti i suoi fan, che fino a qualche ora prima avevano avuto modo di apprezzare il ritorno sulle scene di una star forse invecchiata ma comunque sempre al passo con i tempi, in grado di realizzare negli ultimi mesi di vita due opere che hanno lasciato il segno. La verità è che Bowie era scomparso dai radar già molto tempo prima. A partire dal 25 giugno 2004 - quando sul palco dell'Hurricane Festival a Scheefiel, in Germania, avvertì un lancinante dolore al petto che si rivelò essere un infarto in atto, trattato con un urgente intervento di angioplastica - e per undici anni e mezzo, Bowie aveva smesso di essere la rockstar presenzialista dei decenni precedenti, non rilasciando più interviste e assumendo un bassissimo profilo per uscire di casa solo raramente per eventi selezionati. Un po' come Greta Garbo, Scott Walker, J.D. Salinger o il nostro Lucio Battisti. Questa è la visione comune. Ma è andata veramente così? Cosa è realmente accaduto in questa dozzina di anni, tra complicazioni di salute, passeggiate in incognito per Manhattan e progetti avviati...
I segreti dell'Autotune. La guida definitiva. Con espansione online
Diavolo o acquasanta? Da quando è apparso, infatti, questo software ha scatenato dibattiti e non poche polemiche. L'AutoTune è un programma creato dalla Antares Audio Technologies nel 1997 per permettere una manipolazione audio in grado di correggere l'intonazione o mascherare piccoli errori o imperfezioni della voce, benché venga spesso utilizzato anche per creare particolari effetti di distorsione. Se l'AutoTune è da sempre al centro della discussione musicale e più che mai di quella rap-hip hop è proprio per questa sua doppia natura: in alcuni casi serve ad accentuare un talento, in altri a mascherarne la mancanza, di conseguenza c'è chi ne ha fatto un marchio di fabbrica e chi non lo sopporta, chi lo considera uno scempio e chi invece lo ritiene prettamente hip hop. Wsht e Akes, che l'AutoTune lo usano da sempre, hanno deciso di raccontare la loro esperienza e, soprattutto, di svelare tutti i trucchi del mestiere, realizzando un manuale che spiega le procedure corrette per impostare l'AutoTune. Testo e immagini spiegano come suonare come i grandi artisti, da Drake a Future, da PNL a Young Thug, da Fabri Fibra a Ghali e Sfera Ebbasta. Wsht e Akes, insomma, indicano...
Blues highway. Da Chicago a New Orleans. Viaggio alle origini della musica americana
Dormire nelle vecchie sharecropper's cabin, le baracche dei mezzadri che lavoravano il terreno, girovagare di notte nel South Side di Chicago alla ricerca di sperduti juke joint, visitare quel trionfo del kitsch postmoderno chiamato Graceland, dove Elvis finì imprigionato nel suo ultimo periodo di vita, e ripercorrere la storia della leggenda del blues, Robert Johnson, un misterioso ragazzo che diede un impulso decisivo alla storia della musica popolare americana del ventesimo secolo. A metà strada tra reportage e viaggio musicale on the road l'autore ha percorso oltre duemila chilometri da Chicago a New Orleans, seguendo quella leggendaria Highway 61 che proprio cinquant' anni fa prestò il suo nome a uno degli album più importanti della storia del rock. Un viaggio alla ricerca delle misteriose storie del Grande Fiume, il Mississippi, e alla scoperta delle zone di origine della musica americana e di un pezzo di America troppo spesso dimenticato. Ma che rievoca, seppur a ritroso, il percorso della Grande Migrazione, quando nei primi decenni del Novecento milioni di afroamericani scelsero di abbandonare la terra dei padri per cercare fortuna altrove, nelle città del Nord e del Midwest. A fare da colonna sonora, naturalmente,...
Dentro le note. Il jazz al microscopio
Finalmente ripubblicati e riuniti in volume gli articoli che Marcello Piras scrisse tra il 1983 e il 1995 per la rivista «Musica Jazz». Introvabili per anni, e circolati in fotocopia da allora, essi rappresentano la prima, e tuttora insuperata, formulazione di una via italiana - e non solo - all'analisi musicologica del jazz e delle musiche afroamericane. Sul vetrino del microscopio Piras colloca sia alcuni dei grandi classici del jazz sia le prassi esecutive di alcuni maestri del genere, estraendone non solo una enorme quantità di informazioni, ma soprattutto riuscendo a evidenziarne i meccanismi interni, le regole compositive, gli aspetti formali, le scelte espressive: in definitiva, le ragioni profonde e nascoste che rendono tale un capolavoro. Con un linguaggio piano e comprensibile, e l'ausilio di diagrammi ed esempi musicali, Piras guida il lettore/ascoltatore alla scoperta, e alla comprensione di, tra gli altri, Mood Indigo (Duke Ellington), Fables Of Faubus (Charles Mingus), Peace (Ornette Coleman), Country Son (Miles Davis), Africa (John Coltrane), Cubano Be - Cubano Bop (Dizzy Gillespie), Composition 23C (Anthony Braxton). Il volume è corredato da un saggio inedito, scritto appositamente per questo libro, che ricostruisce l'incredibile genesi di Silver Swan, composizione...