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Emersioni
""Emersioni" è il titolo della prima raccolta di poesie di Alessandra Fanti, autrice sarda, che con versificazioni asciutte e dense di senso poetico, si incanala nella corrente esistenziale, intimista della poesia contemporanea. Le pagine qui presentate, originali per il linguaggio minuzioso, fresco e comprensibile, narrano la verità dell'animo umano senza difese retoriche o moralistiche impenetrabili. L'autrice conosce molto bene il bisogno della fraternità, dell'amore intimo e sociale e, per questo motivo, si interroga sull'imbarazzo e sulla trasparenza dei rapporti umani. Emergere, attraverso la poesia, infatti, sta a illustrare la strada da perseguire: un percorso che dura un'esistenza, un processo quasi sempre doloroso, individuale, anzi, appartato. Alessandra Fanti compie, contemporaneamente, le due azioni in antitesi: emerge e si immerge nell'interiorità sopravvivendo all'arbitrio della bellezza e nominando ad alta voce il sottinteso, ciò che molto spesso viene taciuto. Con leggerezza e audacia utilizza l'abilità del dire semplice, anche se non viene dato niente per scontato per mettere meglio in risalto il gioco del significato tra la cima e la fine della manifestazione umana. I tormenti, le pacate rassegnazioni, l'afflato, l'amorevole riconoscimento in persone degne di vulnerabilità e fragilità sono il favorevole risultato di un'ispirazione genuina...
It was. Opere complete per il teatro
"It was" è un'estesa, complessa e tragica riflessione sulle perdite umane. Perdite di affetti, di luoghi familiari, di case vissute e amate, ma anche di speranze, di senso, di desiderio. Si tratta dei poemi in versi scritti dall'autore tra il 2011 e il 2014. L'opera mette in scena sei personaggi, ripresi dal mito, dalla storia o da una quotidianità familiare - Elène di Sparta, Sigmund Freud, un padre, una madre, una zia, una compagna - attraverso i quali si dipana e viene presentata al lettore la dimensione angosciosa del vuoto, della mancanza, in tutta la sua estensione e pervasività, «una nebbia che ci intride e ci avvolge, di giorno e di notte, impedendoci di respirare». Introduzione di Paolo Puppa.
EUR 14.25
Pericoli indispensabili. Sogni e racconti da immaginare
Trovarsi nella necessità di fare una respirazione bocca a bocca a una balena non è certo facile. Ma neppure essere nei panni di una suora che nuota in una baia appartata, incontra Cristo e si chiede se è davvero il caso di fidarsi di uno sconosciuto. Per non parlare dell'eventualità di cadere dal quattrocentododicesimo piano di un grattacielo di Filadelfia non sapendo quale sarà l'esito finale. Sono soltanto alcuni esempi dei "pericoli inevitabili" che si incontrano in questa raccolta di brevi racconti e liriche. Composizioni di alta densità poetica, dal sapore surreale, in cui qualunque imprevisto, anche il più grottesco, diventa possibile. "perché tutto" come scrive l'autore, "è un fiume che legge l'invisibile e apre tutte le porte." Presentazione di Alda Merini.
EUR 9.50
L' oscuro di ogni sostanza
"Si comunica, mediante i versi, costruendo un messaggio che si discosta da quello strettamente emotivo o rigorosamente referenziale, integrando in un particolare discorso, quello della poesia, dati dell'esperienza e strumentazione tecnica, da intendersi come accompagnamento e sostegno sintattico, metrico, retorico. E per questa via, ardua e spesso impervia a praticarsi ma necessaria per discostarsi dall'agevole cammino della superficialità, che la poesia afferma il suo riscontro di autonomia e il suo statuto di originalità: quei requisiti peculiari che consentono, in definitiva, di accedere all'essenza del reale, all'«oscuro di ogni sostanza», come indica il bel titolo del bel libro di poesie di Francesco Macciò. [...] Là dove l'iniziativa poetica si fa più personalizzata, con riscontri mutuati dall'esperienza e collocati nella oggettiva nominazione toponomastica, le categorie universali fanno sentire il loro più intenso respiro: a ribadire la persuasione che, comunque lo si declini e comunque lo si orienti (nel lampo memoriale, nella vigilanza del fenomenico, nella dinamica degli affetti, nella problematicità rinserrata entro l'«oscuro di ogni sostanza») è il materiale dell'esistenza, è il nutrimento dell'esperienza a porsi a fondamento della poesia e a legittimarne la necessità." (Dalla Prefazione di Luigi Surdich)
EUR 13.30
Maggiori...
Enclave
Marginalità, alienazione, frustrazione, sperdimento sono condizioni della contemporaneità da cui traggono spunto questi versi, che inseguono anonimi protagonisti di scene urbane, destinati a un futuro incognito. La periferia, ma anche determinati ambienti di lavoro, esperienze di naufragio e sradicamento, come luoghi e situazioni oggettive della società, anche se spesso "invisibili" o non sufficientemente considerate, si prestano a divenire metafore di un sempre più diffuso disadattamento. "Enclave", all'interno di città, non solo perché zone della realtà rispondenti a norme diverse, ma perché diverse e lontane dal sentire comune, ove il dato costante è la precarietà, il disagio, la mancata integrazione. Mondi alla deriva, in cui nulla sembra più contare, dove l'individuo sprofonda sempre più nella solitudine e in un isolamento che si pone come un muro fra sé e gli altri. I testi che compongono questa raccolta, scandita in tre sezioni, offrono uno sguardo a quei modi dell'esistenza che, invece di essere circoscritti ad ambiti marginali, tendono ad assorbire aree sempre più vaste del tessuto sociale.
EUR 11.40
Storie dal giardino
Da un arazzo di Wanda Casaril, maestra della Fiber Art, nell'intrico aereo delle coincidenze, dei cambi di stato, prende il via "Storie dal giardino". Un brulichio di eventi, immensi e minuscoli, appaiono nell'intreccio dei fili azzurrati, occupano lo spazio come una ragnatela mattutina. Nel giardino - dove nulla è immobile - muta la luce, non necessariamente la materia. Da lì, angolo di sorprese lagunari, un po' nascosto dietro le facciate dei palazzi, si può cominciare a narrare. Da lì, bosco dei giusti, isola nell'isola. Sono ricordi e dichiarazioni d'amore alla vita, spesso animati dall'intima, visionaria coscienza che sia la fiducia nella realtà la prima fonte di gioia e di pace. Sono la dolcezza e il dolore colti negli occhi dei piccoli migranti che l'autrice incontra e prende per mano; le storie di Moussa con tutti gli abiti addosso e di Karim che dà il nome ai morti nel deserto, di Mara di Aleppo e di Said Islam che scrive lettere alla madre perduta. A tratti, si scorge il giallo intenso dei fiori che i lampedusani hanno infilato, un giorno dopo l'altro, tra le sbarre del centro di accoglienza. Per amore, per credere perdutamente...
La pioggia che cade ieri
"C'è bisogno di poeti. Nicoletta Grillo è in questo senso garante di risultati all'altezza della situazione. Il suo secondo libro ne è autorevole conferma. Fin dal titolo si evince che la sfida della scrittura è con il tempo, vicenda atmosferica metafora della dimensione in cui si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. In tale cornice i versi raccontano senza veli e senza indulgenze il «dolce rumore della vita». Approdata a una maturità ancor più cosciente, Nicoletta Grillo dipinge il suo mondo con colori stesi all'acquerello o con la tempera, più raramente con la matericità dell'olio o con la nitidezza dell'incisione. Il suo, però, è sempre un racconto senza sbavature né ridondanze, un mite mormorio di parole che non lascia indifferenti e non si lascia dimenticare. Si svolge lungo una mappa di luoghi, spesso puntualmente definiti, altrove intimi e privati, raccolti nelle parole che li designano. E principe di questi luoghi è il corpo, bussola per sondare l'effettiva consistenza e persistenza di quanto si offre a uno sguardo sensibile. Una clessidra in cui il tempo scorre sotto forma sabbiosa. Ma anche "mappa" fatta per definizione di sentieri e fughe, perdite e acquisizioni,...
Elisa e l'ira di Saturno
La peste letteraria. Milano 1630-Londra 1665
La peste. Un nome «pieno di fantasmi e di paure», avrebbe detto un lombardo che non era privo di ingegno parafrasando se stesso. Un incubo che evoca spettri - la morte nera - e alimenta il terrore. Un morbo di origine antica che si manifesta con orribili bubboni e tende a infierire duramente soprattutto là dove le condizioni per il contagio sono più favorevoli: nei nuclei urbani affollati e nei quartieri poveri e degradati in cui miseria e sporcizia hanno maggiori probabilità di annidarsi. Milano nel 1630, sotto il dominio degli spagnoli, e Londra nel 1665, all'alba della Restaurazione, erano due città molto diverse che, a distanza di pochi decenni, furono colpite dallo stesso flagello. All'epoca si ignoravano le cause e le modalità di diffusione della malattia, che divennero note solo a fine Ottocento. Le autorità cittadine emanavano gride e ordinanze per fronteggiare la calamità con i mezzi e le conoscenze di cui disponevano, mentre le autorità religiose avevano a che fare con superstizioni e fanatismi. Ciarlatani e fattucchiere avevano gioco facile nel suggestionare una popolazione spaventata e ignorante e la spasmodica ricerca di un capro espiatorio si traduceva spesso in caccia all'untore....
Julie et Amelie
Racconti scritti in punta di penna quelli di Paolo Lezziero, che riconferma, con questa breve raccolta di scritti, una visione tutta personale del mondo. A tratti favolistico, a tratti surreale, nelle storie di Lezziero si incontrano Julie e Amelie, due piccole auto che prendono vita e decidono di partecipare al Gran Premio di Monza; una storia d'amore segreta tra un vecchio e una bellissima giovane; un Romeo e Giulietta dei giorni nostri che non possono amarsi per via di un confine fatto di foglie; un bistrattato poeta colpito dalla sfortuna...
EUR 9.50
La dama alla fontana
Se Melusina è, come scrive Dal Falco nella sua Nota introduttiva, «eco della prima dea», lo stesso intreccio di questa avventura è tutto disegnato per rispondenze ed echi, eco continua di una presenza dispersa, riaffiorare continuo della trama del mito nell'ordito del paesaggio e del nostro presente. Melusina è, così, il paesaggio («Melusina è la fontana/ ma anche il bosco attorno»), imprendibile e viva assenza di una dea sive natura, «pura assenza/ nel bisbiglio/ di forme»; come paesaggio è il corpo stesso di Melusina (spalle come pendio, chioma nera come quella di un bosco notturno), distanza del desiderio da percorrere sulle rotte (e fuori dalla rotta segnata, dove solo attende la sirena) di antichi portolani.
EUR 12.35
I secreti della signora Isabella Cortese ne' quali si contengono cose minerali, medicinali, artificiose et alchemiche et molte dell'arte profumatoria appartenenti a ogni gran signora
Di Isabella Cortese poco è dato sapere. Nulla del suo aspetto, della sua origine, della sua vita. Solo che per trent'anni studiò, «consumando il tempo e persa quasi la vita mia, e li denari» le opere dei grandi alchimisti. Tutto quel che rimane di lei è contenuto nelle pagine di questo testo, che dovette peraltro godere di una certa fama, visto che, dal 1561, anno in cui apparve, al 1677, fu ristampato quattordici volte. Scritto con un respiro che rivela, nello scorrere delle parole, risonanze e aromi preziosi quanto remoti, si insinua nei minimi frangenti di un quotidiano antico, seguendo esigenze di ogni segno e misura. Così a rimedi contro il mal francioso o l'impotentia coeundi, si contrappongono capillari ricette cosmetiche, «saponetto per rendere le man morbide e belle» o misture «d'ambra di muschio, e di zibetto» e «olio per confermar la gioventù». In ragion dell'evidenza che l'ha spinta a «investigare gli occulti secreti della natura» risponde, nel passare del tempo, a voglie e motivi spesso più costanti e attuali di quanto parrebbe.
EUR 13.30
Nacqui ortica selvatica. Poesie dal carcere. Laboratorio di lettura e scrittura creativa
Il verbo fondamentale, per la preghiera come per ogni altra attività umana, è essere: essere preghiera. Non si tratta di dire le preghiere, si tratta di essere preghiera, di essere cioè con la vita concreta (anche quando essa per un periodo venga trascorsa dietro le sbarre di un carcere) una richiesta di aiuto e di perdono, e insieme una parola di ringraziamento e di lode. Le molteplici preghiere degli uomini si possono distinguere in base al contenuto secondo quattro tipologie fondamentali: invocazione di aiuto per sé o per altri, richiesta di perdono, ringraziamento, lode gratuita. Tale quadruplice contenuto si esplica in molteplici forme di preghiere, le principali delle quali sono: il dialogo personale con Dio tramite parole proprie, la ripetizione di testi composti da altri come per esempio il Padre Nostro, le pratiche di devozione personale o comunitaria come per esempio il rosario, e infine il silenzio del corpo e della mente in ciò che i mistici chiamano "preghiera pura". Nei testi delle preghiere che provengono dal Carcere di Opera è sorprendente ritrovare quasi tutte queste tipologie, sia a livello di forma, sia a livello di contenuto.
EUR 14.25
Il gatto di Baudelaire e altri gatti poetici. Testo francese a fronte
Da sempre gatti e libri sono andati piuttosto d'accordo, da sempre il gatto ha avuto e ha influenza sull'animo umano: un animale affettuoso eppure indipendente, capace di infondere amore e compagnia, ma spesso distaccato e opportunista. Questa sua enigmatica duplicità lo ha reso protagonista delle pagine di molti libri, delle storie di numerosi grandi narratori. I gatti, dunque, adorano i libri e sono molto amati dagli scrittori. «I gatti creano l'illusione di metterti in contatto con il mondo di sotto, il mondo dell'inconscio, dell'intangibile» dice Nicola Lagioia, «e il rapporto che si crea tra lo scrittore e la propria scrittura non è distante dal rapporto tra lo scrittore e il proprio gatto, perché anche la scrittura non è facilmente addomesticabile.» Tra i poeti, in virtù delle numerose poesie che ai gatti ha dedicato, Charles Baudelaire è forse il primo a venire in mente: in verità il gatto è protagonista delle poesie dei più grandi poeti della letteratura mondiale. In effetti non si possono non citare, tra i francesi, Michel de Montaigne, Victor Hugo, Alexandre Dumas, Émile Zola, Guy de Maupassant, Théophile Gautier, Pierre Loti, Jules Renard, Colette, Apollinaire, Rostand. Ma il catalogo degli...
Tifone. Testo inglese a fronte
Il piroscafo "Nan-Shan", diretto al porto cinese di Fu-Chou con un carico umano di duecento "coolies", incappa in una tempesta. Il suo flemmatico Capitano, l'apparentemente insignificante e impassibile MacWhirr, decide, nonostante le preoccupazioni dei sottoposti, di affrontare la furia del mare dirigendosi dritto nel centro del tifone. A bordo della nave, però, si respira un clima di forte tensione e l'equipaggio inizia presto a impazzire. La tempesta, dalla quale nessuno può nascondersi, fa infatti emergere la parte più oscura e sconosciuta dell'animo di ognuno.
EUR 11.88
Poesie. Testo tedesco a fronte
"Trakl è poeta evocatore dell'inarrestabile decadenza del mondo e di una solitudine che avvolge ogni cosa, cantore del tramonto dell'Impero asburgico, del male e della morte. 'Io anticipo le catastrofi mondiali' così scriveva all'amico Johannes Klein poco prima di morire, 'non prendo partito, non sono un rivoluzionario. Sono il dipartito, nella mia epoca non ho altra scelta se non il dolore.' Ed è proprio la discesa in un dolore privato e la totale impraticità nella vita pubblica (il suo sentirsi uno sradicato, lo straniero in una patria che si dissolve agli occhi del poeta prima di farlo sui campi di battaglia e dalle mappe geografiche e infine dai libri di storia) a renderlo tra i più enigmatici e insieme tra i migliori interpreti del proprio tempo." (Dalla prefazione di Peter Girardi)
EUR 11.40
Elogio di Marco Aurelio
"L'Elogio di Marco Aurelio" è considerato il capolavoro retorico di A.-L. Thomas. Venne formulato dall'autore il giorno di san Luigi del 1770 di fronte all'Accademia francese. L'autore fa pronunciare l'elogio dell'illustre romano Marco Aurelio ad Apollonio Tianeo, suo strettissimo amico, di fronte al Senato, al popolo, all'esercito, e ai deputati di tutte le nazioni del mondo. Un esercizio di retorica ed eloquenza di estrema perfezione e lucidità.
EUR 10.92
Memorie
"Scritte quando il grande librettista è ormai vecchio, nel Nuovo Mondo e per un pubblico americano, queste pagine uscirono in prima edizione tra il 1823 e il 1827 e sono il più significativo documento dell'epoca che vide Mozart e che ascoltò le sue opere. Qui ci siamo limitati a offrire un paio di assaggi della vera biografia di Da Ponte. Ma è impossibile, in una semplice nota, delineare il profilo di un uomo che fu anche poeta dei teatri imperiali a Vienna, che lavorò con Salieri e Paisiello, che si inchinò varie volte dinanzi a Giuseppe II, che era perennemente inseguito dalle polizie e dai creditori, che fece colpo anche al King's Theater di Londra, e che alla fine si rifugiò oltreoceano [...]. Nelle Memorie c'è il suo autoritratto, senza i difetti. Forse per questo nel leggerle si prova ancora una simpatia per lui, abate impenitente che in queste pagine tratteggia, probabilmente senza accorgersi, l'ultima grande età in cui la sua Europa conobbe la 'joje de vivre'." (dall'introduzione di Armando Torno). Note musicali di Laura Nicora, commenti di Max Bruschi.
EUR 23.28
I due fratelli. Testo latino a fronte
I due fratelli Demea e Micione sono diversi in tutto: carattere, scelte di vita, sistemi di valori, relazioni. E diverso è anche il modo in cui hanno educato i due ragazzi Ctesifone ed Eschino: il primo è stato cresciuto nel rigido rispetto dei valori e della morale tradizionale e il suo rapporto con il padre è ispirato a timore, distacco, mancanza di confidenza; il secondo intrattiene invece con Micione una relazione fatta di indulgenza, comprensione, a tratti persino complicità. Perciò ogni incontro tra i due fratelli si risolve in uno scontro che chiama in causa i principi ai quali si ispirano le loro scelte educative. L'andamento della commedia, movimentato dalle parallele storie d'amore dei due giovani - Ctesifone è invaghito di una cortigiana, Eschino aspetta un figlio da una ragazza di povera famiglia -, sembra dare ragione ai metodi "moderni" di Micione, così lontani dall'austera severità del padre romano; eppure proprio negli ultimi versi si assiste a un singolare rovesciamento delle parti, che consacra proprio il burbero Demea come il campione delle idee di Terenzio. Ma è davvero cosi? Questa versione italiana del capolavoro terenziano prova a sciogliere le difficoltà del suo inatteso...
I grammatici e i retori. Testo latino a fronte
L'operetta rappresenta una frangia curiosa della produzione svetoniana: può infatti apparire sorprendente che il biografo dei Cesari abbia dedicato parte della sua ricerca biografica ai maestri di scuola. In realtà con il "De grammaticis et rhetoribus" Svetonio aggiungeva un tassello del suo progetto volto a scrivere le vite di tutti gli uomini illustri di Roma, non solo della politica, ma soprattutto del mondo culturale. Insieme ai filosofi, agli oratori e ai poeti, anche i grammatici e i retori - il fondamento dell'educazione del Romano del ceto medio-alto - meritavano un posto tra i viri illustres e dal momento che tutte le altre serie di biografie diverse dai Cesari sono andate perdute, queste 25 piccole biografie (20 di grammatici, 5 di retori - ma l'opera è lacunosa alla fine) sono una reliquia non di poco conto di un contesto storico-letterario in cui la cultura romana - dopo la grande trattatistica ciceroniana e il poderoso manuale quintilianeo - riflette sui fondamenti della propria educazione e della propria scuola.
EUR 12.82