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Le buone maniere dei ragazzi. Testo latino a fronte
"Considero segno fondante di un'educazione raffinata e di un comportamento ineccepibile il saper scusare gli errori degli altri e non dimostrare meno affetto a un amico se si comporta in maniera un po' goffa. In taluni la semplicità dei modi è compensata da altre qualità e, del resto, nulla vieta di essere una persona a modo anche se non vengono osservate tutte le regole che ho appena terminato di esporti."
EUR 7.60
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Aneddoto italiano. Tratto da una cronaca milanese del sedicesimo secolo. Testo francese a fronte
L'"Aneddoto italiano", che potremmo sottotitolare "Aventure milanaise", rimanda agli innumerevoli scritti di Stendhal che si delineano per il loro carattere di incompiutezza. Ciò che resta di questo quanto mai interessante progetto scritturale è la breve narrazione di Stendhal di una terribile vendetta tra due famiglie lombarde, gli Ariberti e i Pecchio, dai lunghi, antichi contenziosi, avvenuta nel Sedicesimo secolo e tramandata dalle cronache. Alla morte improvvisa di Henri Beyle, avvenuta a Parigi il 23 marzo 1842, durante un congedo dalle sue funzioni di console negli Stati Pontifici a Civitavecchia, il cugino ed esecutore testamentario, Romairi Colomb, ritrovò tra le sue carte alcuni testi inediti, per lo più incompiuti, e nel timore che andassero perduti, li trasformò in una serie di presunte lettere inviategli dallo stesso Beyle, facendole precedere da un "cappello", e li inserì in uno degli ultimi volumi delle "Ceuvres Complètes (CEuvres Posthumes de Stendhal, Lettres à ses amis)" che stava pubblicando per i tipi dell'editore parigino Michel Lévy, cui diede il titolo di Correspondance inédite. La lettera è numerata come la CCXXII della raccolta; il fruitore è il medesimo Romain Colomb ed è datata "Rome, le 25 novembre 1835". Prefazione di...
Lettere di Antonio Pizzuto a Felice Accame. Annotate e commentate dal destinatario
«In una lettera a Vanni Scheiwiller, Antonio Pizzuto parla di me come di un enfant prodige e, in un'altra a Laura Barile, come di un "genio" che avrebbe "nel piglio, nell'aspetto, qualcosa di napoleonico". Allo scopo sia di superare l'imbarazzo conseguente, sia di tacitare i sensi di colpa che l'intera vicenda dei nostri rapporti comporta, sarà bene che racconti la storia che segue.» Inizia così questo diario epistolare tra Accame e Pizzuto. Difficile ripercorrere le storie degli uomini basandosi solo su alcuni frammenti, ma è quello che fa Felice Accame. La vita è la sua e i frammenti sono delle lettere, che l'Autore ha scambiato negli anni con lo scrittore Antonio Pizzuto. È l'inizio di un'amicizia, nata sotto l'egida dell'editore Lerici, che pubblica a distanza di poco un nuovo libro di Pizzuto e il primo di Accame. E questo lo spunto che serve a Pizzuto per offrire l'opportunità ad Accame di lavorare insieme a un progetto che, tuttavia, sarà destinato a non realizzarsi nell'alternanza di più urgenti pegni morali e degli immancabili sensi di colpa.
EUR 6.65
Icaromenippo
Cosa accadrebbe se un Icaromenippo decidesse di lasciare il suo mondo e farsi un giro tra i comuni mortali? E poi così diversa la visione del mondo, e dell'esistenza in generale, di un essere immortale e di uno mortale? La risposta scaturisce dalla penna del poeta Giancarlo Pontiggia che qui si cimenta in un nuovo agile e accattivante libretto dai temi tutt'altro che banali. Con la leggerezza tipica degli scambi di battute veloci, l'autore mette in scena un teatrino dell'esistenza, in cui gli unici attori, un Icaromenippo e un uomo comune, tentano di dare risposta alle grandi domande che da sempre interessano l'uomo: cos'è la felicità e come raggiungerla? Cosa c'è dopo la morte?
EUR 5.70
La storia di Nutkin Scoiattolo. Ediz. a colori
Cinghiali sulla luna. Ediz. a colori
La parola detta
Non siamo davanti a una poesia semplice. Essa si configura fortemente stratificata e proprio per questo assume connotazioni e significati diversi e paralleli. E una poesia che parte dal dolore per giungere al bene come mezzo di guarigione e speranza. Molto spesso vengono usati verbi al futuro che si contrappongono a periodi di presente in un dualismo costante tra ora e dopo, nero e luce, realtà e aspirazione. Il presente e la realtà sono coperti da un velo buio, rappresentano il dolore, le difficoltà; nel futuro si apre la via, si torna alla luce. Stefania Di Lino nega il verso nel senso tradizionale del termine e crea un modo originale di collocare le parole sul foglio. Il verso, perché tale è, non è definito da un "a capo" ma da un segno grafico singolo o doppio che dona respiro non solo alla lettura, ma al senso stesso della poesia. Siamo di fronte all'opera di una donna-artista che prende in mano la propria poesia e la modella fornendole una forma estetica e contenutistica insieme. È come se tutto fluisse senza interruzione apparente, come se le parole fossero un corso d'acqua nel quale scogli sparsi,...
Posando gli occhi sui rami
"Posando gli occhi sui rami non è solo il titolo della sua prima raccolta, ma è già una dichiarazione di metodo: lo sguardo. Infatti è proprio tutto nello sguardo che si gioca l'impatto poemático di questo testo: uno sguardo fenomenologico, uno sguardo disarcionato dal reale e immerso violentemente nella leggerezza/impalpabilità del sopralluogo, del sorvolo. Le poesie di Valeria Manzi è come se si sottraessero alla visibilità del contingente, per immergersi - anche come gesto della lettura - in una realtà che si concreziona all'evidenza per sottrazione e per mancanza. Un aggancio che accade anche per inneschi e improvvisazioni, che nulla hanno a che fare con la logica della consequenzialità, con l'ordine deterministico "causa/effetto". Tutto avviene per rigorosa casualità d'attenzione. Le immagini qui sono raccolte dalle evidenze del quotidiano, capaci di trasmigrare in quadri stralunati e funambolici, in prospettive deformate da una usabilità continua. La poesia qui si fa "liquidità" percettiva, singola e autonoma, di un raccogliere il mondo e le sue opere: le sue esistenze." (dalla prefazione di Stefano Raimondi)
EUR 9.50
Due così
"Non sempre mi capita, nello scrivere la prefazione di un libro, di aderire così intimamente, di entrare, direi quasi, nel mondo poetico e nel vissuto di un autore, come nel caso di Alessandra Distefano. (...) i "protagonisti" della raccolta poetica sono: la Parola e l'Io. Al centro di tutto c'è lo sguardo del Poeta che parte dal proprio intimo e là fa ritorno, dopo un viaggio all'esterno che altro non è se non ricerca di senso e raccolta di tessere sparse (momenti di sé, episodi, istanti perduti, dimenticati o sepolti dalla polvere del tempo) utili a comporre un mosaico che solo alla fine si svelerà come un'opera dall'aspetto lucido e luminoso. Le parole hanno qui una forza superiore a quella delle stesse immagini: (...) ricorrono coppie antinomiche che strutturano e sembrano dare forma al pensiero che si costruisce sulla base dell'analogia e della sinestesia, definiscono una sorta di architettura del pensiero polarizzato in dimensioni opposte: assenza e presenza, parola e silenzio, tempo e infinito, attimo ed eternità, dubbio e certezza, speranza e delusione, lentezza e velocità. Questo io che si muove incessantemente (...) è una specie di personaggio, di maschera teatrale che sul...
La pulzella di La Rochelle. Storia di una serial killer del 1600
"Ignoro tutto dell'autore di questo divertente romanzo. La mia incapacità a gestire il computer secondo necessità mi ha impedito di indagarne la biografia. Immagino che l'autore sia un uomo di cultura storico-filologica. Il romanzo è ambientato con molta accuratezza nell'Italia del seicento, in un contesto religioso influenzato dall'inquisizione e dalle torture e infamie che questa si trascina nel nostro immaginario, almeno di primo acchito. Scritto molto bene, con prosa scorrevole, quasi invitante, ha il grande pregio di non cadere mai in volgarità, pur trattando situazioni scabrose. Il personaggio di Nicole è certamente originale ed evita accuratamente tutti gli stereotipi possibili per i personaggi 'malvagi', lasciando ampio spazio all'ironia." (Dalla presentazione di Claudio Cerniti)
EUR 10.45
Qui dentro, là fuori. Là dentro, qui fuori. Testimonianze, racconti autobiografici, riflessioni e prospettive dal luogo-non luogo carcere
In questo volume della collana autobiografica prodotta dal "Laboratorio Liberi di Scrivere" del gruppo "Leggere Libera-Mente", attivo all'interno della Casa di Reclusione di Milano-Opera, i corsisti affrontano con lucida sincerità e disarmante verità proprio la natura del luogo, o non luogo, in cui si trovano costretti a vivere. Un grande edificio abitato da sconosciuti che del tutto casualmente si ritrovano a vivere ristretti in condominio, in spazi che non possono definire "casa", ma che sono destinati a essere loro "dimora" per molti anni. Non si indulge al lamento, in queste pagine, né all'autocommiserazione; si raccontano storie di fuori e di dentro, si mettono in comune ricordi, pensieri, considerazioni personali e persino emozioni e sogni; si affronta con coraggio e parole vere la condizione di esseri ristretti che vogliono, attraverso la scrittura di sé, comunicare con il mondo esterno, con quella società in cui è loro destino, per dettato costituzionale, ritornare rigenerati.
EUR 15.20
In tema di transfert
"'In tema di transfert' nasce da alcuni anni di esperienza e di pensiero tra colleghi AT e non AT, in particolare colleghi psicoanalisti, connessioni legate alla pratica clinica e alla docenza, e tiene conto dei movimenti transferali e controtransferali nelle relazioni terapeutiche. Pensando alla relazione terapeutica come relazione tra soggetti, emerge come negli anni si è spostata l'attenzione sui poli della relazione terapeutica, prima concentrando la luce delle riflessioni sul vertice del paziente e sulle sue proiezioni, in un secondo tempo illuminando anche il vertice del terapeuta e infine allargando lo sguardo a tutto il campo relazionale. Come nella lunga storia della psicoanalisi, questi passaggi sembrano essersi riprodotti nel farsi della letteratura AT. Un secondo elemento significativo in questo testo sono le connessioni con la psicoanalisi e con la storia dei costrutti teorici di transfert, controtransfert e relazione terapeutica, un modo intersoggettivo di pensare, che corrisponde al modo di fare formazione nella scuola di specializzazione in psicoterapia. In tema di transfert può essere un utile e ricco strumento di conoscenza per tutti coloro che, come professionisti, desiderano cogliere e utilizzare la ricchezza della relazione terapeutica, immaginata come un processo attraverso il quale «avviene...
La memoria dell'acqua
"La raccolta nasce dal bisogno di raggruppare vari testi poetici, scritti nel corso degli anni, sul tema dell'acqua, a me molto caro e tra gli elementi, metaforici e non, basilari della mia poetica. Nasciamo dall'acqua, siamo fatti di acqua. L'acqua è uno degli elementi imprescindibili per l'equilibrio ecologico, per l'armonia tra uomo e ambiente. Senza acqua non sopravviviamo, non c'è nascita né vita. L'acqua e la donna sono congiunte da un legame primitivo, antico e ancestrale. Acqua: elemento essenziale di identità femminea ed esistenza. Maternità. In un flusso continuo di pensieri, parole e immagini, il lettore viene accompagnato nell'attraversamento di questo elemento naturale e condotto nelle anse della narrazione. Ogni testo presenta un esergo extrapoetico per introdurre l'argomento poi sviluppato nella poesia e nel dipinto ad essa abbinato. Dei quattro elementi quello liquido è sicuramente uno dei più fecondi dal punto di vista dell'ispirazione artistica, sia per le sue caratteristiche di trasparenza e fluidità, sia per il forte significato simbolico che le è da sempre stato attribuito nella filosofia e nella mitologia. Le opere di Mauro Calvi - forme e colori dell'acqua - sgorgano da un suo personale fluttuare; accompagnate ai versi sanno...
Inni, odi, elegie. Testo tedesco a fronte. Ediz. bilingue
"Hölderlin è, insieme a Heinrich von Kleist e a Friedrich Nietzsche, uno dei quasi mitici rappresentanti del destino tedesco, una delle figure veramente tragiche della storia della letteratura tedesca. Nato a Lauffen sul Neckar, in Svevia, nel 1770, ossia in un'età ove l'uscente Illuminismo apriva le porte a un'iridazione di movimenti spirituali estremamente contrastati e dinamici, educato dalla madre a una religiosità intimamente pietistica che la successiva esperienza didattica nelle rigide scuole protestanti potè inaridire, ma non certo essiccare, nel razionalismo di un'astratta teologia dogmatica, Hölderlin, dotato di un'eccezionale sensibilità recettiva, rappresenta dopo Goethe e Schiller uno degli esiti più sintomatici dello spirito del secolo XVIII in Germania. Che egli appartenga alla classicità tedesca o al Romanticismo è questione che non rientra nella sua singolarissima personalità, il cui vero destino fu, al pari di Kleist e di Nietzsche, un isolamento e una solitudine intolleranti inquadramenti storici." (dalla presentazione di Sergio Lupi)
EUR 12.82
Sull'eternità del mondo-Sui sogni-Sul sommo bene
Il libro, a cura di Luca Bianchi, riunisce tre opere del filosofo danese Boezio di Dacia. La prima, "Sull'eternità del mondo", composta tra il 1270 e il 1277, diventò il bersaglio del decreto censorio che il vescovo Etienne Tempier promulgò nel 1277, con il quale proibiva di usare alcune opere di argomento filosofico e scientifico e di insegnare oltre duecento tesi ritenute pericolose per la fede cristiana. Sebbene Boezio non fosse stato espressamente dichiarato eretico, la censura di alcune sue tesi contribuì a gettare un alone di mistero su tutto l'insieme delle sue opere e venne considerato quantomeno sconveniente possederle e leggerle: in questo modo, l'autore scomparve dalla scena filosofica per oltre sei secoli. I suoi trattati di morale, di filosofia naturale, di grammatica speculativa vennero riscoperti solo a partire dai primi decenni del XX secolo. Oltre al già citato "Sull'eternità del mondo", il libro riunisce il testo "Sui sogni", nel quale Boezio tenta di rispondere all'interrogativo se sia possibile conoscere gli eventi futuri attraverso i sogni; e l'elegante opuscolo "Sul sommo bene", in cui l'autore esprime tutto il suo entusiasmo per la filosofia, considerata come il fine ultimo dell'esistenza dell'uomo.
EUR 15.68
Vedi Offerta Storie babilonesi. Testo greco a fronte
Due bellissimi sposi, Rodane e Sinonide, la sorte capricciosa, che ama scatenare i turbinosi eventi caratteristici della narrativa romanzesca di età tardo-ellenistica e imperiale, un'ambientazione esotica e remota, un perfido antagonista, numerose vicende secondarie ricche di dettagli sanguinosi e macabri, qualche particolare scabroso, una serie infinita di rocamboleschi colpi di scena e scambi di persona, morti apparenti e miracolose risurrezioni... Tutto questo e molto altro si trova nelle "Storie babilonesi" di Giamblico, o per meglio dire si trovava, perché il romanzo è andato perduto, a parte un discreto numero di brevi frammenti, più tre di maggiore estensione, ma risulta ricostruibile grazie all'epitome contenuta nella Biblioteca del patriarca bizantino Fozio.
EUR 9.02
Bouquiniana. Note e noterelle di un bibliologo. Testo francese a fronte
Poco o niente si sa sia dell'autore, Bernard-Henri Gausseron, sia del libro, "Bouquiniana. Notes et Notules d'un Bibliologue", apparso a Parigi nel 1901, nella "Collection du Bibliophile Parisien" per H. Daragon, Libraire, con sede in Rue Notre-Dame-de-Lorette numero 10, in 365 copie, 10 esemplari su carta Giappone, 5 su carta Cina, 10 su carta Olanda e 350 copie su carta vergata. [...] Il libro è un excursus attraverso le opere - di cui si riportano le citazioni - di quegli autori, numerosi e spesso sconosciuti ai più, ed è per questo motivo che si è preferito non darne notizia neppure in note che avrebbero avuto il solo difetto di appesantire la lettura del libro senza nulla aggiungere. Poeti, scrittori o bibliofili che hanno in qualche modo parlato del libro, confessando il loro profondo amore per quelli che posseggono, il rammarico per quelli che non sono presenti nelle loro biblioteche e l'odio ostinato per quelli che non potranno mai avere.
EUR 10.92
Una stagione all'inferno. Testo francese a fronte
"La letteratura che ha privilegiato fino a oggi Rimbaud è sterminata, le traduzioni innumerevoli. L'interesse rivolto alla sua poesia e alla sua vita pare non avere fine. Quando la poesia - è questo il caso - entra nella leggenda e diventa mito, il mito, si sa, ha confini sfumati e indeterminati. Arriva ovunque ed è senza tempo. Studiando Rimbaud, mi sono reso conto che la sua anima cammina ancora tra noi, perché non si è mai fermata. E non sembra voler giungere al termine del suo lungo viaggio. La sua voce, per nostra fortuna, continua a echeggiare nelle luminose stanze della grande poesia. Da qui l'idea di questo libro dedicato a Una stagione all'inferno, un testo sulfureo ed enigmatico, brutale e trascinante, dove l'urgenza di spingersi fino all'Ignoto, e non a un altrove qualunque, è una cosa sola con la sete di assoluto. Per condividere con altri il piacere di questa lettura, ho chiesto ad alcuni fra i maggiori o più rappresentativi poeti italiani di essere miei compagni d'avventura e di fare dono di una loro testimonianza sul poeta francese. Gli amici che hanno subito aderito, e che qui ringrazio, sono: Sebastiano Aglieco,...
Storia leggende e viaggiatori di Brianza. Con il «Journal du voyage» di Stendhal
Un viaggio in Brianza dovrebbe iniziare dall'attenta osservazione di una carta geografica. Non di una qualsiasi, ma di quella stampata a Milano nel 1837 «Presso Santo Bravetta». Il titolo è eloquente: La Brianza e i luoghi circonvicini. Nei primi decenni dell'Ottocento la Brianza entra negli itinerari di poeti e scrittori quali Carlo Porta, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni e prima ancora Giuseppe Parini. Stendhal nell'agosto del 1818 compie un breve soggiorno e nel Journal du voyage dans la Brianza racconta le ville, la natura, i laghi, gli indimenticabili occhi delle donne briantee. I coniugi tedeschi Friedrich e Caroline Lose hanno fissato per la geografia della memoria delicatissimi e romantici acquerelli. Sono seguiti i pittori Longoni, Mosè Bianchi, Spreafico, Segantini e tanti altri a regalare descrizioni da cui partire per immaginare e ritrovare i segreti e lo spirito profondo di questa terra. Il volume offre una narrazione della Brianza, raccontata da chi l'ha vista e goduta in epoche diverse. Pagine per amare un territorio e, se possibile, per ritornare a valorizzarlo senza ferirlo ulteriormente.
EUR 11.88
Il giovane Mozart a Milano. Un saggio e un racconto
Wolfgang Amadeus Mozart trascorse a Milano quasi un anno della sua breve vita. A Milano divenne operista, si fece conoscere, incontrò personalità musicali del tempo quali Hasse e Sammartini, lavorò con Giuseppe Parini. Eppure il "Mozart milanese" è poco conosciuto, sovente dimenticato. Con un breve racconto (scritto per aver perso una scommessa) e un saggio non scientifico sul soggiorno mozartiano nella capitale lombarda, l'autore vuole offrire un piccolo omaggio al talento del giovanissimo maestro di Salisburgo.
EUR 9.98