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Il Tempio della Consolazione e Leonardo da Vinci
A centoventi anni di distanza dalle prime edizioni a larga tiratura dei disegni e dei manoscritti di Leonardo, si conosce ormai tutto dell'universale attività di quest'uomo: la pittura, le macchine, lo studio dell'anatomia, dell'idraulica, della geologia. Ma non erano mai emerse sue testimonianze dirette come architetto, e questo libro vorrebbe portare un contributo appunto a questo: a Leonardo progettista della chiesa di Santa Maria della Consolazione a Todi, tuttora esistente. È una delle chiese più famose d'Italia, ed è considerata una delle dieci chiese rinascimentali più belle del mondo.
EUR 7.60
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La muta del serpente
Costretto ad abbandonare l'Argentina dopo la caduta di Perón, il protagonista si trova scaraventato in un paese del materano dove impara a tirare avanti svolgendo diversi mestieri. Ma il passato è duro da dimenticare. Soprattutto se a mantenerlo vivo sono le inquietanti lettere dell'amico più caro, capaci di innescare un lacerante dilemma psicologico. Di pari passo, echi di eventi criminali si incrociano lontano dai loro alvei geografici con il traccheggiare della isolata comunità di montagna, in cui si logora tra rabbia e passione, banali gesti quotidiani e inimmaginabili beffe l'illusione di essere al riparo dalla violenza dei tempi. Dramma e commedia, retti dal susseguirsi di colpi di scena, per accumulo tengono abilmente insieme voci e mondi diversi in un luogo sempre meno artefice del proprio destino. Rutilante contesto esaltato dalla fantasia narrativa dal quale emerge, come in "La Freccia di Mezzanotte" e in "Creta Rossa", una galleria di umili personaggi colmi di ironica rassegnazione, da sempre ai margini della storia e alla ricerca di se stessi.
EUR 13.30
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Orfeo e il signor Tod
«Lo scrittore evoca la sorte di Orfeo ed Euridice in chiave contemporanea, grazie a numerose varizioni, nel vano tentativo di trovare risposte a quell'Oltre che costituisce il dramma della separazione, immaginando il loro rapporto a distanza come un amore in crescendo senza fine» - Franco Manzoni, La Lettura\r\n\r\n\r\n"Ho infilato chiodi e tappi per le orecchie nel mito perenne di Orfeo ed Euridice, senza far troppo caso ai precedenti. Assecondando, smantellando, procedendo per spostamenti o derive, tra condanna e salvezza, in un continuo riordino e scompenso, tra flashback e proiezioni. L'esito più clamoroso è il selfie di Orfeo che, senza voltarsi, al culmine della risalita, inquadra involontariamente la povera Euridice. Ecco fatto il celebre danno. Ma ho anche immaginato che i due, una volta riuniti, non si vedano più con gli occhi di prima. Mi sono chiesto se Orfeo non sia l'assassino di Euridice. O quale preterintenzionalità ne faccia, a sua volta, una vittima. Cosa avrebbero combinato nella gabbia di coppia borghese? E se lei non fosse mai esistita, se Euridice fosse la disperata invenzione di un aedo con i nervi a pezzi, di un amante con le spalle al muro? Il Fato stravince...
Le straordinarie storie della Martesana
Attorno alle sponde della Martesana, come viene chiamato il naviglio in maniera popolare, sono accaduti un'infinità di fatti, fattacci e fatterelli. Prendendo spunto da alcuni di questi, ho scritto diciotto racconti che sono frutto della mia creatività e fantasia. Questa raccolta è stata ideata prevalentemente per ragazzi dai sette ai tredici anni, ma può essere letta da tutti. Una precisazione: l'intento non è quello di essere esaustivi, dispiegare tutto sui temi trattati, quanto di stimolare l'interesse, la curiosità e l'amore per questo straordinario corso d'acqua. A questo punto non possiamo che augurarvi buona lettura e buon divertimento! Prefazione di Edo Bricchetti. Età di lettura: da 7 anni.
EUR 13.30
Hopte
Arnaldo Rosin (1932), artista italiano, illustratore e compositore vive a Milano. Lo stile di Rosin è spesso descritto come "arte trascendente", che combina elementi di surrealismo e postmodernismo, con frequenti riferimenti visivi all'arte rinascimentale italiana. Nato a Cittadella in provincia di Padova, si trasferì in Umbria quando era ancora molto giovane. Nel 1967 cominciò a dedicare il suo tempo alla pittura e all'illustrazione. Molte mostre d'arte a Milano sono state dedicate ai suoi lavori, ma anche in altre città a partire dal 1970. Oltre a dipingere, ha anche illustrato libri di folklore.
EUR 11.40
Voli di cantaride
"Un libro avvolgente che, pagina dopo pagina, costruisce uno spazio ovattato e riesce ad allontanare il lettore dal mondo fisico e dal caos materiale. Il protagonista di queste liriche si muove nella foresta della memoria e ha con sé, per compagnia, due figure femminili così amate da impedirgli di perdersi: la madre scomparsa, e ora personificata nella luna, e la moglie, compagna fedele di tutta una vita. Mariucci ci conduce in un mondo da lui costruito con i rossi mattoni della rievocazione, dove sono assenti sia il quotidiano che la città con la sua vita pulsante; inventa un mondo di confine tra quello reale, dove vigila la tenerezza della compagna, e quello di una personale mitologia da lui costruita pezzo dopo pezzo. In questa raccolta poetica dove la realtà è capovolta, dove l'oscurità prevale sulla luce diurna e dove scorre il fiume della vita interiore che esclude la realtà tangibile, Elio Mariucci si ritira e vive nella filigrana della memoria, così forte e intensa da far animare le figure che il poeta evoca, al punto da percepirne la presenza, il respiro e i passi. Elio Mariucci, poeta sciamano, ci rivela la sua conoscenza...
Fioriture
"Le parole di Violante Vibora profumano di gelso e biancospino. La poesia di Violante Vibora è un tempio a portata di mano in mezzo alla campagna, visibile a chiunque abbia voglia di scostare la fronda, sospendere il giudizio, abbandonare le elucubrazioni. Entrare nella poesia di Violante Vibora significa togliersi le scarpe in un prato estivo, appoggiare le piante dei piedi sulla terra, sentire il solleticare delle erbe dure, delle formiche; lasciare andare la testa e inebriarsi dei grilli, delle cicale, dei galli in lontananza, degli usignoli, dei merli e di tutta la popolazione di uccelli che - inconsapevole a noi - popola gli alberi, le siepi, i giardini, i prati. Non resta che affidarsi al suono del vento e lasciarsi andare al canto potente che essa evoca per noi, nel fiorire della sua poesia, arazzo screziato d'oro e di turchese, luccicante come le scie delle lumache, come lacrime segrete, come respiri senza tempo." (dalla prefazione di Silvia Battistella)
EUR 12.35
Corrispondenze da un mondo increato
"Il poeta che un pomeriggio di inizio ottobre 2017 parte da Padova e giunge alla pieve di Cassacco, paesino della periferia udinese è Giorgio Bolla. Si reca al funerale di Pierluigi Cappello, una delle voci poetiche più amate degli ultimi vent'anni, poi si sposta a Casarsa, alla tomba di Pier Paolo Pasolini, uno degli intellettuali e dei poeti più importanti del secolo scorso, quindi, di ritorno, decide di chiamare l'amica e poetessa perugina Valentina Meloni; c'è andato anche per lei, a quel funerale, ha portato con sé anche il dolore di Valentina, che non può essere presente. [...] nasce un dialogo in poesia fra due anime affini, questa corrispondenza - che non rispetta sempre l'alternanza e perciò libera dai vincoli del do ut des, nel suo rapporto e nella sua forma, increato in un certo senso, e perciò ancora più 'umano'- fra due poeti che sentono lo slittamento in atto in una società, intendasi mondo, sempre imperfetto, mai concluso, creato sì, ma come lasciato da finire, per noia o profezia - e cercano di colmare i vuoti rimasti aperti, le ferite mai suturate in questa nostra terra martoriata da guerre e miseria, ingiustizia...
Le cose cadute
La montagna dimenticata. Un romanzo e altro
Dolore e morte restano nonostante tutto una coppia indissolubile. Non c'è dialogo che possa riuscire un efficace esorcismo. (Anche se è doveroso provarci.) Perché né il dolore né la morte possono essere metabolizzati. Hanno la consistenza degli interrogativi reali che poggiano sul proprio vuoto fondamento come su lastre di granito. Un Nulla maiuscolo, come lo scriveva Turoldo nelle prime poesie ermetiche. Perché, a ben pensarci, neppure il nulla è soltanto nulla. Il romanzo allora viene messo alla prova da un dialogo incessante con la figlia perduta. Il labirinto di un interminabile midrash e un ring dove le diverse discipline contendono tra loro fino a sfinirsi reciprocamente. Una consolazione per la quale la parola deve alla fine dichiararsi impotente e lasciare il campo alle domande che risultano inevitabilmente più importanti delle risposte. Una ricerca alla quale è comunque bene non sottrarsi e che prosegue ogni volta che pensi di avere messo la parola fine.
EUR 17.58
Il cielo di qua. Poesie in tre movimenti
"Per Bagnoli, come mi è capitato di dire altre volte, la poesia è, prima di tutto, sguardo, tanto che si potrebbe parlare dello sguardo come un gesto di creazione, prima della parola stessa. È il mostrarsi delle cose solo perché abbiamo desiderato che ci vedessero, prima ancora che imparassimo a dirle, e in fondo lo sguardo rinnova il gesto di un dio che accende la luce per desiderio di esistenza, proiettando il suo nome nel mondo. Come in un quadro, quasi che le cose parlassero ogni volta una lingua nuova. Non è possibile, dunque, nella poesia di Bagnoli, nel modo in cui egli parla della luce, della conoscenza e della filosofia della luce, riferirsi all'illuminazione paolina nell'episodio della caduta del cavallo. Troppo improvviso appare, in quel caso, il gesto traumatico del mostrarsi, così come les illuminations traboccano della luce eccessiva provocata dall'entusiasmo. Del resto, nemmeno troviamo in Bagnoli la malinconia della luce purgatoriale, il cammino dei pellegrini verso una meta definitiva. Siamo, invece, più semplicemente, nel regno della materia che emana luce e si brucia, o si salva, nella conflagrazione della sua stessa esistenza." (dalla prefazione di Sebastiano Aglieco)
EUR 13.30
Il linguaggio nudo. Frammenti di un discorso ebefrenico
"Se non conoscessi Massimo Arrigoni forse il mio giudizio sarebbe stato diverso o meglio l'analisi dei suoi manifesti sarebbe stata diversa. Perché ogni sua poesia è un manifesto e una finestra aperta sul mondo con relativo sdegno. Urla e magari qualche sassata. Urla perché dall'alto del vicolo vede il mondo e ordina, chiede, aggiunge, scompone, si sbraca, si manifesta e manifesta. E anche una finestra per chi ha scelto l'autoisolamento e da dove ogni tanto cala il cestino il cui scopo è di svuotarsi delle parole-nutrimento e non di riempirsi. Ogni poesia scrivevo è un manifesto, un grido e un sussurro, ogni manifesto è diverso dall'altro. Si parte da un punto e si arriva a un altro e nella pagina successiva si passa a un altro manifesto, a un altro punto di partenza. L'autore soffre di perdita della memoria lunga e quella dei fatti recenti permea ogni suo dire senza curarsi della contraddizione. Ogni scritto è un fatto a sé. Poesia fattografica anche se non descrittiva, non realistica, le sue composizioni hanno le forme e i colori delle mele di Cezanne. Dietro le sue parole si agitano paesaggi geometrici e le parole sono...
Frammenti di una vita in bianco e nero
"Nella nuova raccolta di Francesca Nenci, oltre l'ormai caratterizzante angolatura legata alla classicità soprattutto greca, riecheggiano nuovi stimoli poetici e nuove prospettive di lettura della realtà. La "maschera bianca" del lirismo d'accatto viene rifiutato e battuto in breccia dalla volontà di mettersi in gioco, di svelare il dolore e la sofferenza che pulsano sotto l'apparente grazia e compostezza delle parole preparate per piacere al lettore. E questo il compito della poesia per la poetessa di Pisa: togliere le maschere dal volto apparentemente sereno di chi simula il rappacificamento raggiunto, mostrare il cuore pulsante di dolore delle cose, passare attraverso il deserto di ghiaccio del silenzio e giungere ancora a una parola piena, rilevata, eloquente in senso autentico, capace di ridurre lo iato tra verità ed espansività della pratica poetica. Frammenti di vita in bianco e nero (e cioè ricondotti al chiaroscuro della vita che non è mai né bianca né nera) non è un'opera minimalista che riporta episodi dell'esistenza quotidiana per dargli un senso e un significato per chi l'ha scritta. È un testo che, invece, intende misurarsi con questioni importanti, di frontiera, sperimentare e recuperare forme tradizionali ormai neglette e concedersi divagazioni...
Riflessi di Liguria
"Due sono gli elementi che qualificano e rendono la presente antologia unica nel suo genere: il fatto di ospitare componimenti esclusivamente inediti e di contemplare la presenza di liriche in lingua italiana e, al contempo, ligure (persino nella variante del lontano "tabarchino"). Riflessi di Liguria non ha la pretesa di configurarsi quale unica bussola o, ancor di più, quale "atlante" (in passato, non pochi lavori di tipo saggistico o antologico edito hanno assolto pienamente tale compito) atto a guidare il lettore a centrare pedissequamente la propria attenzione sull'enorme produzione poetica di una regione che, peraltro, contribuisce in modo importante al quadro della letteratura nazionale, bensì intende fornire una esaustiva scelta di inediti di autori che sono riconosciuti come la attuale migliore espressione di "ligusticità" dentro e fuori della Liguria (non pochi vivono in altre regioni)." (dalla nota introduttiva di Carlo Giorgetti)
EUR 15.20
Il figlio del terremoto
Salvatore nasce il 15 gennaio 1968 durante la più potente scossa del terremoto del Belice. Il momento drammatico della sua venuta al mondo lo rende orfano di madre e segna tutta la sua esistenza. La sua profonda sensibilità, la difficile realtà della Sicilia di quegli anni e una nonna bigotta, anaffettiva e ottusa lo fanno crescere fragile e strano agli occhi degli abitanti del piccolo paese in cui vive. Rosaria, a se stessa e ai paesani, giustifica i comportamenti fuori dagli schemi del nipote con le solite frasi: «colpa del terremoto fu se diventò così strano. Quando venne al mondo l'energia cattiva della terra gli entrò dentro e non lo lasciò più». Salvatore fin da piccolo percepisce vicino a sé la presenza della madre ed è morbosamente attratto dalle macerie delle case distrutte dal sisma; in quei luoghi, in una sorta di dolorosa alchimia, avverte le voci dei morti e ne vive i ricordi. La sua omosessualità lo rende vittima di soprusi di ogni genere, ma quando è messo a dura prova reagisce scatenando intorno a sé potenti energie. Tra fenomeni inspiegabili, passioni e personaggi squallidi, il ragazzo vive la sua adolescenza inquieta...
Ritorno a Gerusalemme
Alessandro Forte è seduto al tavolino di un caffè vicino al Duomo di Milano. Gli si avvicina un uomo, ben vestito, sorridente, che lo saluta. Alessandro non lo riconosce, l'altro si finge stupito, «Ma come, non ti ricordi? Sono Gesù». I due si erano incontrati anni prima, a 7 chilometri da Gerusalemme. Si erano confrontati incontro dopo incontro, con una dialettica utile a entrambi. Adesso Gesù è tornato per controllare, dal vivo, come sono andate le cose. E così si presenta come uomo, senza superpoteri. E con un'idea: «Tornerò all'inizio, al passaparola, questa vostra comunicazione non funziona, niente internet, niente social, si comunica guardandosi negli occhi». Gesù sceglierà dodici testimoni per questa missione. Non apostoli, testimoni. E così, Alessandro e Gesù si mettono alla ricerca. C'è ironia e simpatia nel rapporto. Si sorride spesso. E c'è una novità, importante: le donne. Ai tempi della prima venuta non avevano una legittimazione giuridica, adesso non possono essere ignorate. Gesù e Alessandro stabiliscono dodici grandi temi della civiltà e scelgono i relativi testimoni: saranno loro i protagonisti del passaparola. Un'impresa immane. Ma occorre tentare, come avvenne la prima volta. Gesù, compiuta la sua missione, esce di...
La caserma dei pompieri
Michael e Sheila visitano una caserma dei pompieri. Mentre i due bambini stanno esplorando un camion dei pompieri, scatta un allarme, e via! Vanno Michael e Sheila in soccorso! Tra lo sgomento dei genitori e dei pompieri, i due bambini finiscono la loro avventura a casa, nella loro vasca, a fare un bel bagnetto e raccontando a mamma e papà cosa sono riusciti a fare... Età di lettura: da 3 anni.
EUR 9.50
Maialini
Quando il papà di Meghan le dice di non aprire il cancello dei maiali, la curiosità ha la meglio su di lei. Perché no? I maiali sono troppo stupidi per combinare qualcosa. Prima che lei se ne renda conto, i maiali stanno devastando la sua casa, la scuola e la città. Sta a lei capire come farli tornare a casa. Con sua grande sorpresa, scopre che gli animali sono molto più intelligenti di quanto non si rendesse conto... Età di lettura: da 3 anni.
EUR 9.50
La ruspa. InBook
A due anni i vostri bambini vogliono vedere e sentire storie di trattori, ruspe e camion? Questi sono i libriccini adatti a voi: la sera - nel lettone insieme a loro - leggeteglieli tutti, una, due, cento, mille volte. Con grande divertimento e poca fatica renderete felicissimi i vostri figli. Età di lettura: da 0 a 36 mesi.
EUR 9.50
Martina ha da fare. Ediz. a colori
Nei libretti della serie di "Martina", destinata ai più piccoli (0-3 anni), ogni bambino ritroverà le proprie esperienze di vita quotidiana. La presenza dei simboli facilita l'interesse e sostiene l'attenzione del bambino. Il testo in rima rende più piacevole l'ascolto. Questo libro è un inbook. È un libro tradotto in simboli che nasce con lo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi. Il modello inbook è curato dal Centro Studi Inbook, csinbook.eu, che ne è garante della coerenza e dello sviluppo. Età di lettura: da 2 anni.
EUR 9.50