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Il trattore. InBook
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Le intermittenze del cuore. Testo francese a fronte
"Le intermittenze del cuore" non è solo il titolo di una delle sezioni più commoventi, nel cuore de "La ricerca del tempo perduto" di Proust. Questo doveva essere il titolo d'insieme. Ci si dimentica spesso che Proust non parla della memoria e delle intermittenze, solo per ragioni metafisiche, ma innanzitutto come uno strappo intimo, nelle relazioni umane. Le intermittenze del cuore sono quei soprassalti straordinari che nello scorrere di una vita normale ci riportano a eventi, cose o persone del passato rimaste nell'ombra, marginali, e che aprono una prospettiva sfuggente e rivelatrice al di là del fluire irreversibile del tempo. Sono momenti di rottura, cambiamento, metamorfosi, come si danno anche in certe forme di depressione e angoscia, nei mutamenti dell'adolescenza e perfino in certi riassestamenti di identità seguiti a trapianti d'organo. Far lievitare la vita interiore, coglierne le sfumature, ci aiuta a capire e analizzare le incrinature e le trasformazioni emozionali che nascono negli altri-da-noi.
EUR 9.02
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Lo specchio cieco. Testo tedesco a fronte
"Lo specchio cieco", un "piccolo romanzo", fu scritto da Joseph Roth nel 1925, negli anni tra prima e seconda guerra mondiale. In una sorta di storia di formazione all'incontrario, Roth narra di come la giovane Fini, poco più che bambina, fallisca nel tentativo di crescere, diventare adulta e sfuggire all'atmosfera opprimente della famiglia e di una Vienna cupa, in cui la vita appare senza prospettive, e si abbandoni a una serie di passioni infelici e infine fatali. In un racconto in cui la prosa ha la carica musicale, immaginifica e di penetrazione del reale della poesia, il naufragio di Fini diventa specchio di un mondo che, dopo l'inabissarsi dell'Impero asburgico con il suo crogiuolo di identità e culture diverse, non sa ritrovare un'immagine in cui riconoscersi e, in balia delle forze incontrollate della tecnica e di ideologie nazionaliste, si avvia al disastro del secondo conflitto mondiale.
EUR 9.98
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Ricordi d'Italia (1860). Testo inglese a fronte
«Ricordi d'Italia» è l'opera scritta da George Eliot al suo ritorno dal viaggio in Italia del 1860 e che raccoglie le sue impressioni entusiaste sul nostro Paese. L'importanza di questo viaggio per la Eliot è subito evidente dalla narrazione dei tre mesi di esperienza italiana. Gran parte dello scritto si occupa della grandiosa arte vista assieme al compagno, il filosofo e critico George Henry Lewes; ma la raccolta comprende anche alcune parti della sua corrispondenza, che restituiscono una chiara visione della passione dell'autrice per altri aspetti della vita e della cultura italiana.
EUR 11.40
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Il re dalla maschera d'oro e altri racconti. Testo francese a fronte
Il libro presenta una significativa scelta di racconti tratti da "Le roi au masque d'or", pubblicato nel 1893 presso l'editore Paul Ollendorff, in grado di offrire alcuni esempi rappresentativi della narrativa di Schwob e sottolineare i caratteri principali della sua scrittura: lo sperimentalismo linguistico, il rigore formale, la raffinata strutturazione interna della pagina. "Il re dalla maschera d'oro", il libro per cui Schwob è maggiormente ricordato nella letteratura fantastica. Questi racconti celebrano il trionfo della letteratura come finzione. Schwob è ossessionato dall'amore degli specchi, dall'ambiguità della maschera: la maschera di un personaggio, nella vita; la maschera di uno pseudonimo, su un libro; la maschera di una documentazione falsificata, nel testo; la maschera di una struttura dalle accurate simmetrie e dagli effetti calcolati, sulla pagina. Se al pubblico della fine dell'Ottocento questi racconti offrivano soprattutto il piacere della lettura di temi macabri e il gusto della sensazione rara e inaspettata, il lettore moderno ne potrà apprezzare, invece, quelle eleganti geometrie dell'intelligenza, quel gusto magico e ironico della finzione, che sono gli ingredienti che la letteratura fantastica ha posto alla base dei suoi specifici stilemi.
EUR 8.62
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Il bandito del deserto. Testo arabo a fronte. Ediz. bilingue
Thabit bin Malik, più noto con il soprannome di al-Shanfara al-Azdi, o semplicemente come al-Shanfara, è una delle figure poetiche che maggiormente spiccano nella tradizione storico-letteraria dell'Arabia pagana, nei decenni immediatamente precedenti la missione profetica di Maometto (fine del VI sec., inizio del VII d.C.). Secondo tale tradizione, di cui non v'è ragione di mettere in dubbio la sostanziale autenticità, al-Shanfara, appartenente alla tribù degli Azd, avrebbe condotto una vita solitaria, raminga e avventurosa nell'Hegiaz meridionale e nello Yemen, da razziatore e bandito, respinto sia dalla sua tribù originaria, che lo mise al bando, sia da quella che l'aveva riscattato dopo che fu fatto prigioniero. La leggenda vuole inoltre che egli avesse giurato di vendicarsi dei torti subiti dai membri della tribù che lo aveva riscattato, rei di avergli negato il matrimonio con Qu'sus, figlia di un sayyid dei bin Salaman, uccidendo cento dei suoi antichi compagni. Sarebbe però morto dopo averne uccisi solo novantanove, anche se il suo teschio, insepolto e sporgente dal suolo, avrebbe causato la caduta e la morte del centesimo, permettendo così al poeta di compiere, postuma, la propria vendetta. Di questo Archiloco o Villon del deserto ci restano,...
Poesie artiche (Poemas árticos). Testo spagnolo a fronte
"Poesie artiche" comprende quarantatré testi, per lo più brevi e quasi tutti intitolati con una sola parola: "Casa", "Notte", "Nuotatore". Sono come istantanee verbali che descrivono fatti che non sono mai accaduti o che potrebbero accadere nel mondo reale. La struttura delle poesie e il linguaggio di questo libro è completamente innovativo per il tempo in cui sono state scritte (1917-18). Testimoniano, peraltro, l'importanza del passaggio di Huidobro a Madrid e la sua influenza sulla giovane poesia spagnola, in particolare sul movimento chiamato Ultraismo.
EUR 11.40
L' aur'amara (L'aria crudele). Testo provenzale a fronte
"È cosa nota, a chi si interessa veramente di poesia, che Arnaut Daniel appartenga a quella categoria di poeti 'indispensabili' alla poesia di tutti i tempi. A cominciare da Dante, che lo 'incontrerà' nel Canto XXVI del Purgatorio, e che lo immolerà con la definizione di 'miglior fabbro del parlar materno' che attraverserà i secoli per arrivare, con Eliot e Pound, fino a noi. Tuttavia, affrontando la traduzione di queste poesie, in verità più una 'rilettura", ho tralasciato di proposito l'aspetto strettamente filologico, senza dimenticarlo, chiedendo invece all'autore una ragione di poesia con cui confrontarsi e capace di offrire un 'aiuto", perché la grande poesia ha bisogno di se stessa per ripresentarsi sempre come nuova. Tradurre un poeta comporta la necessità sia di un 'rigore scientifico", sia di un 'rigore poetico". Quest'ultimo è il solo a resistere nel tempo anche dopo che sono mutate le condizioni storiche che l'hanno prodotto (nel caso di Arnaut Daniel, sono la civiltà feudale, i suoi riti e le sue particolarità)." (dall'introduzione di Piero Marelli)
EUR 9.50
La dea Siria. Testo greco a fronte
Con un'aderenza alla lingua e ai modi narrativi di Erodoto che orienta decisamente per l'attribuzione a Luciano, l'operetta si articola in sezioni: il viaggio da Sud a Nord nella Siria del II secolo d.C., attraverso le città e i santuari di Tiro, Sidone, Biblo, fino a Hierapolis (1-9); la descrizione di Hierapolis e del suo Santuario accompagnata dai diversi miti di fondazione e di origine del culto della dea Siria (10-16); la costruzione del tempio a opera di Stratonica, sposa del re Seleuco e poi del figlio di lui Antioco, e di Combabo, fedelissimo del re e iniziatore della pratica di autocastrazione dei Galli, sacerdoti della dea (17-27); la descrizione dettagliata delle architetture e delle statue del tempio, dei riti di ascesa, dei Fallobati, della statua semovente di Apollo, dei sacrifici offerti (28-44); la descrizione del lago e dei pesci sacri che vi vengono nutriti, dei riti di discesa, katabasis, al lago e al mare, delle feste del fuoco, dell'evirazione e della sepoltura dei Galli, dell'offerta dei capelli dei bambini nella piccola urna argentea (45-60). Luciano, con il gusto_di uno storico dell'arte e con la penetrazione di un antropologo, ci accompagna a ritrovare...
Un Robinson Crusoe alla borsa di Londra. «The villainy of stock-jobbers» (1701) e «The anatomy of exchange alley» (1719) di Daniel Defoe. Testo inglese a fronte
Nell'anno in cui consegna alle stampe Robinson Crusoe (1719), Daniel Defoe pubblica un pamphlet, nel quale mette impietosamente a nudo le gravi malversazioni che vede verificarsi sulla borsa londinese, scagliandosi, con toni a tratti sarcastici, a tratti veementi, contro le pratiche speculative del tempo. Così come i cannibali di Robinson Crusoe si avventano sulle loro povere vittime, allo stesso modo gli stock-jobbers devastano il mercato, manipolandolo. Il testo del 1719 ha un antecedente in un altro libello del 1701, dai toni analoghi. I due testi non sono stati oggetto di recenti edizioni critiche, né di commenti approfonditi. Nessuno dei due libelli, inoltre, risulta mai pubblicato in Italia, nonostante il loro indubbio valore e interesse storico-scientifico. Da questi due piccoli capolavori, emergono temi che, ancora oggi, sono dibattuti da chiunque si interroghi sui principi e sulle regole che dovrebbero presiedere al corretto ed efficiente funzionamento dei mercati finanziari.
EUR 15.68
Il ragazzo che sapeva giocare
Protagonisti del romanzo alcuni universitari di varie nazionalità, impegnati in una vacanza studio a Santander, Spagna, all'inizio degli anni Settanta. Dialoghi e situazioni raccontano la fatica di essere se stessi e di relazionarsi con gli altri in modo autentico, la paura di soffrire, il bisogno di conoscersi e di sperimentarsi, il timore della solitudine, il desiderio di essere amati. La voce narrante è quella di Ilaria, poco più che ventenne al momento della vacanza, ma adulta nel momento in cui scrive. Così alla narrazione delle vicende di quell'estate lontana e ai dialoghi del passato, si alternano considerazioni che riflettono l'esperienza e la consapevolezza di chi ha vissuto, non senza frutto, molte primavere.
EUR 11.40
Beethoven al chiaro di luna
«Le parole sono il tessuto dello spazio interposto tra le creature che abitano i racconti di Alessandra Distefano. Parole che dai personaggi promanano e che ad essi tornano in una vibrazione pulviscolare di pronunciamenti lievi, ma inesausti. Sono magiche parole silenziose che si muovono senza sosta a definire la particolare natura del mondo immaginato dall'autrice. Come se tutto ciò che esiste, fosse capace di esistere unicamente nel suo dirsi, in un mormorio a fior di labbra animato da aliti cosmici. Come se Lucrezio si fosse fatto narratore. Come se il fischio pattuito da Montale con l'adorata moglie per segnalarsi l'un l'altra e ritrovarsi poi insieme nell'Aldilà, avesse assunto parvenze di vita vera in un quotidiano oltremondo costituito di cose, ambienti e circostanze. Come se un seducente e melanconico panteismo laico fosse il credo celebrato in questo libro. Tutto è organico e compresente. Vita senza interruzione, tanto nel tempo quanto nello spazio, è il composto di questi racconti, che solo all'apparenza sono più d'uno. In realtà, vale per il nostro libro una frase del commediografo William Saroyan: "Ogni drammaturgo crea una specie umana". E qui c'è una specie umana. Un paesaggio che non esiste...
L' abbraccio della signora Sole. Dedicato a tutte le donne del mondo
Jasmine Irani, una ragazza iraniana che come tanti ragazzi nel mondo cerca di vivere i suoi sogni. Arriva in Italia, un Paese con una cultura diversa da quella delle sue radici. Nella più totale spensieratezza, Jasmine incontra a Milano la persona sbagliata che cerca, con la violenza, di seppellirle l'anima. In questo libro Jasmine condivide la sua storia: come è riuscita a liberarsi da una prigione, isolata, senza ottenere nessun aiuto in un Paese totalmente sconosciuto. Jasmine Irani, in queste pagine, vuole trasmettere forza e speranza a tutte quelle persone che stanno vivendo o hanno vissuto un'esperienza simile. Una donna, seppur fragile, può trovare una forza incredibile nel suo cuore.
EUR 13.30
Come la notte al giorno. Storie di vita di una casa accoglienza
"Cinque storie al femminile. Cinque storie di dignità e di coraggio, ma anche di cadute e di cedimenti... e sullo sfondo c'è sempre lui, il maschio, il marito, il compagno "violento" o "sfruttatore". Ma in questo dialogo c'è anche l'educatore che, consapevole di portare il peso e il carico di questo immaginario, compie un lavoro lento, costante e tenace di liberazione per restituire importanza e decisività ad alcuni punti di non ritorno. Anzitutto la fiducia e il potersi fidare. Non c'è relazione educativa, ma nemmeno umana, senza la possibilità di consegnare nelle mani di un altro un pezzo o i brandelli della propria storia. Ecco, senza questo passaggio non si avanza, si può solo retrocedere e la situazione non può che incancrenirsi. E poi la dignità: non c'è errore, non c'è sbaglio che vanifichi una storia di vita. Nessuno è solamente il suo errore. Non identifichiamo la persona con quelle migliaia di etichette cui siamo soliti rivestire gli altri per prenderne le distanze. La persona, l'essere umano sono un mistero capace di grandi riscatti e di rinascite. Sì, anche dopo la violenza, l'abbandono o l'aborto... è possibile rinascere come donna, come moglie, compagna...
Poesie del tempo che fu-Poésis d'antan
"Ci sono ancora (per fortuna, direi) nella scrittura poetica situazioni ineffabili che non si possono spiegare, un residuo di mistero, un qualcos'altro che non smette di mormorare alla coscienza insoddisfatta del poeta, alla verità incompleta della sua ragione. Questo qualcos'altro è la dimensione profonda della realtà, richiamata in diverse pagine di 'Poésies d'antan/Poesie del tempo che fu' da un'autrice capace di rendere l'absconditum manifesto, capace di inebriarci con una scia lunghissima di nostalgia per opporre la parola sostanziale alla parola vuota, al balbettio ripetuto, all'afasia congenita di questo mondo che corre da fermo. Gli intimi rimorsi dell'io, le sue inquietudini e dolenti cerebralità vengono rovesciati in in'aura diffusa e rarefatta, in una dialettica ascendente che non mancherà di attrarre e sedurre anche il lettore più sprovveduto e distratto." (Dalla prefazione di Donato Di Stasi)
EUR 12.82
Inattesi incantesimi. Due fiabe e sette filastrocche per grandi bambini
Il nostro amico Amadeus
Milano, scuola media Giuseppe Panini, due allievi incontrano nella vecchia Sala professori un ospite bizzarro che tratta il luogo come fosse casa sua: è Mozart, che quattordicenne soggiornò nel precedente edificio. Era allora la Foresteria del Convento di San Marco e Mozart vi arrivò con il padre durante il suo primo soggiorno milanese alla ricerca di prestigiosi incarichi musicali. Forse è un fantasma, ma per i due ragazzi diventa subito un amico curioso di ritrovare luoghi ed emozioni. Come ricompensa al divertente tour tra spartiti, spinette, videogiochi e incontri strambi sui Navigli, Amadeus regalerà loro la gioia di amare la musica. Età di lettura: da 9 anni.
EUR 9.50
Giostre
Su una giostra in disuso ho tentato l'impossibile recupero dell'infanzia dell'anima. Sono stata in visita nel tempo adulto della sua origine; poi la circense vertigine del bisogno ha corrotto il serio artificio dell'incanto. È inumano tornare bambini privi d'intatta saggezza. Eppure, come in una partitura, ho ripercorso le pose del volo non con l'utopia di Icaro, ma sull'instabilità di una manomessa altalena. La poesia tenta il rammendo, riduce la lacerazione di una sciupata interezza. Ne diventa il riverbero, ma non crea un nuovo cuore: rimane aborto di stelle. Scrivere è, talora, il cigolio di un danneggiato balocco.
EUR 13.30
Portolano del corpo
"Il viaggio nel quale ci conduce Nicola Dal Falco è disegnato su carte geografiche del desiderio non solo perché ci parla di un continente - il corpo - che rimanda alla brama, alla pulsione, agli appetiti, ma perché ogni pellegrinaggio è animato da un sentimento che spinge ad appagare un bisogno fisico, spirituale, esistenziale: un desiderio, appunto, ovvero l'Eros che, già nel suo significato più antico, è un'esperienza dei sensi, una specie di "festa percettiva", secondo la convincente definizione della grecista Froma Zeitlin." (Dalla prefazione di Raethia Corsini Levi)
EUR 11.40
Lo smemorato di Vallecrosia
"In questo ultimo romanzo, Giorgio Cesati Cassin indossa i panni di un cuoco e mette tutti gli ingredienti per fare un libro godibile, condito di citazioni di filosofia, letteratura, psicoanalisi, scritto con garbo e con un'ironia lieve, in altre parole, senza acrimonia e rancore. Sullo sfondo, ma anche occulto motore della vicenda, il conversazionalismo di Giampaolo Lai, con il suo concetto di disidentità e l'assunto che le entità oniriche non siano proiezioni dell'inconscio, ma oggetti dotati di esistenza autonoma. Oggetti venuti a comunicarci dall'Aldilà o dall'Aldiqua la loro rabbia o il desiderio di vendetta, per qualcosa che il sognatore avrebbe o non avrebbe fatto. Narrato in prima persona, il romanzo racconta le elucubrazioni mentali e le peripezie di un cuoco quarantenne, Sergio, il quale si ritrova da un giorno all'altro colpito da un'amnesia retrograda. Impossibilitato a esercitare la sua arte, lo smemorato di Vallecrosia non si dà per-vinto, anzi inizia un percorso di autoanalisi in cui scopre di essere posseduto da un'identità, abusivamente insediata nel suo corpo. Identità che fa capolino con flash, parole, brani di autori antichi, di pensatori mai studiati, che gettano il protagonista in uno stato di stupita costernazione." (Dall'introduzione...