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Riforma del diritto societario e riflessi sulle procedure concorsuali
La riforma del diritto societario ha significative ricadute sul modello di organizzazione dell'impresa. L'ampliamento degli spazi riconosciuti all'autonomia statutaria, l'introduzione di nuovi modelli di governance, la possibilità di costituzione di patrimoni separati, la regolamentazione delle operazioni straordinarie offrono opportunità importanti agli operatori. Peraltro, la nuova disciplina delle società ha riflessi inevitabili sui settori limitrofi, primo tra tutti quello del diritto fallimentare. Gli interventi contenuti nel volume analizzano aspetti centrali della struttura e dell'organizzazione delle società, con un'attenzione privilegiata per le ricadute delle novità normative sul tessuto del vigente diritto fallimentare.
EUR 20.90
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Macroeconomia. Nozioni di base, approfondimenti ed estensioni
Nei capitoli 1, 2 e 3, con gli aspetti quantitativi e schemi di contabilità (riferiti all'economia italiana), è presentata la formazione del reddito aggregato con prezzi flessibili. L'innovazione, già in precedenti opere, di anticipare il meccanismo della domanda ed offerta globale (e di ciclo economico), è stata qui mantenuta. La domanda aggregata, con la teoria keynesiana del reddito e la politica fiscale, l'offerta di moneta ed il SEBC (con la manovra dei tassi ufficiali d'interesse di riferimento), sono trattati nei successivi capitoli come "fondamenti" della domanda globale, integrano la discussione con la "curva di Laffer" (spiegata come "derivato" della teoria del monopolio), e con una ragionata sistemazione delle modifiche del "Patto di Stabilità", dovute al "six pact" e "two pack". Nei capitoli 7 ed 8 un apparato grafico (di tipo IS-LM) conclude una procedura di costruzione critica della curva di offerta globale. Completano il percorso di base sia la dimostrazione di inesistenza della domanda globale se la politica monetaria è intesa come controllo del tasso di interesse, sia la soluzione per mezzo di un modello di "price targeting". I capitoli 10, 11 e 12 studiano l'inflazione (in un confronto tra scuola keynesiana e...
Pervasività d'impresa e relazioni di mercato: quale futuro?
Segreto e potere. I limiti della democrazia
Il problema del segreto ritorna costantemente, seppur a fasi alterne, e sotto forme diverse, nelle varie fasi di trasformazione della democrazia, divenendo immediatamente visibile in epoche di deficit democratico. Il suo emergere nelle vicende di attualità affonda le radici nei nodi più profondi del rapporto fra stato e individuo. L'enigma del segreto, limpidamente riflesso nell'esperienza contemporanea, risiede proprio nella piena visibilità delle sue forme. Il volume analizza alcuni aspetti di questo paradosso, ripercorrendo le trasformazioni del segreto nella realtà giuridica moderna e indagandone i nessi con la teoria della democrazia.
EUR 28.50
Cittadinanza, lavoro, diritti sociali. Percorsi nazionali ed europei
Nell'opera vengono approfondite alcune tra le più rilevanti e controversie questioni sottostanti ai processi di trasformazione del sistema italiano di sicurezza sociale nel quadro nell'integrazione europea. L'intento degli autori è quello di analizzare e sottoporre a vaglio critico le principali "direttrici" di cambiamento del sistema di protezione sociale e nazionale, considerate nel contesto della integrazione europea e della sua crisi.
EUR 19.00
Il diritto antitrust dell'Unione Europea
Il volume ha ad oggetto la trattazione delle regole di concorrenza dell'Unione applicabili alle imprese ed è suddiviso in cinque parti. Le prime due corrispondono ai due istituti del diritto antitrust UE disciplinati direttamente dagli articoli 101 e 102 del Trattato, intese ed abusi di posizione dominante. Le due successive parti si occupano separatamente, dato l'interesse peculiare dei temi, dei profili procedurali e delle ammende, in relazione ai regimi delle intese e degli abusi. Infine, è analizzato il tema delle concentrazioni, considerando unitariamente sia la disciplina sostanziale che quella procedurale ad esso relativa. Per ciascuna parte gli autori hanno seguito essenzialmente uno schema unitario, che consiste nella trattazione dei singoli argomenti, ciascuno dei quali è accompagnato dai passaggi più significativi della giurisprudenza della Corte di giustizia e da tre quesiti di verifica finalizzati ad accertare l'assimilazione dei concetti fondamentali. L'impostazione complessivamente utilizzata consente di affrontare con concretezza ed attualità le tematiche più significative del diritto della concorrenza dell'Unione europea.
EUR 29.45
Mercati e istituzioni in Italia. Diritto pubblico dell'economia
Questa edizione - la terza a quasi dieci anni dalla prima - consegna all'analisi del rapporto tra mercati e istituzioni una fase storica. Una fase caratterizzata, da un lato, da nuovi interventi correttivi pubblici e dall'altro, dal ripiegarsi delle politiche pubbliche su schemi vincolistici di bilancio. La "fear of debt" appare giocare un ruolo prevalente nelle strategie pubbliche, in netto contrasto con le aspettative di sviluppo con cui aveva preso l'avvio il decennio precedente. Ne sono conferma le costruzioni europee che con i Trattati del 2012 "Fiscal compact" e "European Stability Mechanism" mirano a stabilizzare la moneta comune, con la cui introduzione si era aperto questo secolo, e ciò nel tentativo di contrastare le incrinature dell'edificio europeo eroso nelle sue fondamenta da egoismi nazionali e logiche di arroccamento. Non si intravedono segnali di solidarietà finanziaria se non quelli attesi dalla finestra di opportunità verso un "reshaping" del processo di integrazione europea costituito dall'avvio dell'Unione Bancaria prevista per la fine del 2014. D'altro canto il pendolo delle relazioni tra mercati e istituzioni registra, nell'arco di pochi anni, oscillazioni che fino allo scorso secolo richiedevano periodi ben più lunghi. Cercare di ordinare in schemi sistematici...
La Corte penale internazionale. Profili sostanziali e processuali
Il volume si propone di fornire un quadro d'insieme della normativa, sostanziale e processuale, relativa alla Corte penale internazionale, primo tribunale permanente istituito, come afferma il Preambolo del relativo Statuto, approvato a Roma nel 1998, "to put an end to impunity" per i responsabili dei reati più gravi che minacciano la comunità internazionale: genocidio, crimini di guerra, contro l'umanità e aggressione. La Corte, attiva dal 2001, "erede spirituale" del tribunale di Norimberga e di quelli del Rwanda e dell'ex Jugoslavia, se ne differenzia nettamente per una maggiore indipendenza, per una particolare attenzione al rispetto delle garanzie dell'imputato e degli interessi delle vittime, in un difficile equilibrio tra common law e civil law, tra l'aspirazione alla ricostruzione della verità storica ed alle esigenze delle dinamiche di un processo giusto e celebrato in tempi ragionevoli. Completa la trattazione un'analisi della recente legge per molti aspetti incompleta e deludente - di adattamento della normativa "interna" italiana allo statuto della Corte.
EUR 19.00
La «previdenza contrattuale». Un modello di nuova generazione per la tutela dei bisogni previdenziali socialmente rilevanti
L'espressione "previdenza contrattuale" presenta una singolarità: al suo uso diffuso si contrappone uno scarsissimo approfondimento teorico-dottrinale; come se si trattasse di un sintagma a valenza esclusivamente pratica, incapace di esprimere un significato scientificamente convalidato e una precisa tassonomia. Ancora più singolare appare tale carenza, se si pone mente alla sua struttura apparentemente ossimorica (previdenza-bene pubblico vs contratto-bene privato), che contiene già i germi della questione poi approdata alla Corte costituzionale, dell'inquadramento della previdenza complementare nell'ambito della garanzia funzionale della previdenza sociale (art. 38, comma 2, Cost.), o della libertà dell'assistenza sociale (art. 38, comma 5, Cost.). L'opera di Squeglia si propone di porre le basi e offrire spunti utili a riempire la suddetta carenza, in una fase storica in cui mostrano la corda la nozione e la funzione della previdenza sociale, sfuma il confine non solo con quella privata, ma anche con l'assistenza sociale, con la stessa retribuzione, e perfino con il contenuto non economico della regolazione dei rapporti di lavoro (si pensi alla tematica della conciliazione dei tempi di lavoro, generalmente ricompresa nell'ampia e altrettanto indefinita nozione di welfare aziendale).
EUR 21.85
L' azienda pubblica nel quasi-mercato. Il management sanitario tra autonomia formale ed opzioni di scelta reali
Il volume analizza l'azienda pubblica nei sistemi di quasi-mercato, con particolare riferimento al settore sanitario, alla luce dei vincoli politici e dei condizionamenti ambientali che definiscono i confini dell'autonomia manageriale e, di qui, la reale capacità di incidere in modo significativo sul miglioramento delle performance nei settori tradizionali di welfare. Partendo dall'inquadramento dei principali paradigmi teorici sul management del settore pubblico, il lavoro affronta le principali teorie economiche ed aziendali sull'azienda pubblica, che trovano sintesi nella teoria generale dei quasi-mercati. Lo studio delle aziende sanitarie nel sistema competitivo italiano consente di generalizzare alcune riflessioni inerenti da un lato alla reale possibilità dei manager di realizzare condizioni di equilibrio economico e, dall'altro, relative alla capacità della public competition di orientare effettivamente verso migliori condizioni di efficienza, di qualità e di equità.
EUR 18.05
Sessualità. Premesse teoriche di una riflessione giuridica
Gli animali procreano, ma solo gli uomini e le donne costruiscono una famiglia, divenendo padri e madri, generando figli e figlie, che si riconoscono come fratelli e sorelle. Di qui il carattere prioritario che possiede l'identità sessuale per l'identificazione della persona umana; di qui l'enigmaticità della sessualità umana, che ha in se stessa una sorta di eccedenza, che la proietta al di là della sua mera funzione biologico-riproduttiva; un'eccedenza che spiega il suo poliedrico manifestarsi, che può andare dalle forme più crudeli di violenza a quelle più eccelse di estaticità. È per esigenze ontologiche, quindi, e non meramente storiche, sociologiche o culturali, che il diritto ha sempre identificato la persona umana a partire dalla sua sessualità e sulla sessualità specificamente umana ha fondato il matrimonio come vincolo giuridico eterosessuale, finalizzato alla generatività. Nel mondo contemporaneo, che non vuole più riconoscere il primato giuridico dei vincoli generativi su quelli aggregativi, la sessualità umana sembra destinata a perdere progressivamente ogni rilievo istituzionale: è per rendere consapevoli i giuristi di questa nuova e straordinaria situazione che sono state pensate le pagine che compongono questo libro.
EUR 16.15
Separazione dei poteri e cultura dei diritti. Profili di diritto pubblico comparato
La separazione dei tre classici poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario) se formalmente si è affermata in quasi tutti i Paesi si connota con diverse caratteristiche. Nei paesi anglosassoni il principio dominante è conflittuale in una dialettica sempre aperta in cui nessun potere ha l'ultima parola; in quelli europeo-continentali si configura piuttosto come momento organizzativo delle sfere di competenze: universale (Francia) o astratto (Germania). In Italia dominano incontrastati la discrezionalità e il particolarismo, la libertà dei fini di ogni potere, che finisce per indebolire ogni diritto, specie nei periodi di discredito delle istituzioni e/o recessione economica. Gli autori rileggono la versione della separazione dei poteri alla luce della dottrina amministrativistica e in particolare del pensiero di Santi Romano.
EUR 19.95
Il «mistero» del dolo eventuale. Scritti dal dibattito (Perugia, 27 gennaio 2012)
"Sui contorni del dolo eventuale gravitano - come si sa - irrisolte e forse irrisolvibili tensioni ricostruttive, convergendo su di essi tutte le controversie esegetico-dogmatiche che hanno caratterizzato la figura del delitto doloso in genere e tutti i problemi che pone l'esigenza non solo processuale di provare, attraverso riscontri tangibili, dati di natura psichica e dunque non accadimenti ma realtà introspettive. E si sa anche che, nonostante la fragilità degli esiti e la perenne incertezza che regna in materia o, forse, proprio a causa di ciò, sul dolo eventuale si sono giocate e si giocano ancora gran parte delle scommesse sul 'riscatto' sociale della pena, sulla possibilità che ancora una volta sia la prospettiva del carcere a indurre i consociati a desistere da comportamenti intollerabilmente pericolosi e riprovevoli; come se il 'rilancio' della sfida penalistica dovesse proprio partire o comunque corroborarsi sulle capacità prestazionali di una nozione dai contorni così sbiaditi e sfocati da generare prodotti processuali tra i più imprevedibili e socialmente incomprensibili. La ritenuta qualità del dolo eventuale di sormontare non solo i campi - solitamente dominati dallo schema preterintenzionale - dove è chiaramente identificabile una scelta (qualche volta di vita)...
Diritto del lavoro dell'Unione Europea
Il presente volume si pone in linea di continuità con il "Diritto comunitario del lavoro" di cui rappresenta una nuova edizione aggiornata. Il diritto dell'Unione europea è divenuto topos ineliminabile di ogni organica trattazione sugli istituti del diritto sindacale e del lavoro: non solo - come è ovvio - di quelli già fatti oggetto dell'interessamento del legislatore dell'Unione; ma anche di quelli per il momento ignorati, nella consapevolezza che l'obiettivo dell'armonizzazione e del ravvicinamento delle singole legislazioni nazionali non potrà trascurare nessun ambito, nessuna materia. Dare autonoma dignità al diritto del lavoro dell'Unione europea si è rivelato, allora, più che opportuno, doveroso. L'analisi è stata completata, come di consueto, con l'inserimento di una bibliografia finale per ogni capitolo, al fine di consentire a chi lo volesse, di integrare la preparazione o di svolgere approfondimenti. Anche in questa occasione le citazioni di dottrina sono state selezionate secondo un criterio rigorosamente cronologico, limitandole ai contributi degli ultimi sette anni.
EUR 26.60
Il dovere nel diritto. Giustizia uguaglianza interpretazione
Il peculiare itinerario filosofico-giuridico di Bruno Romano, nel suo insegnamento pluridecennale di Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza della "Sapienza", muove teoreticamente dalla questione del diritto istituito nel medio delle relazioni dialogiche, dove la parola (logos) è trasmissione (dia), marcata dall'impronta specifica di ogni essere umano: in tutte le civiltà giuridiche le formalizzazioni dei Parlamenti sono il luogo istituzionale rappresentativo della problematicità, ma anche della peculiarità di questo dialogo. Nell'ultima opera - che, come le altre, risente del costante riferimento originale ai classici del pensiero - viene discusso il rapporto tra dovere e diritto, secondo la prospettiva orientata a privilegiare il versante del dovere rispetto a quello del diritto, accogliendo, tra le altre, le sollecitazioni di Simone Weil. Nella legalità, significata dall'opera del giurista intenzionato a chiarificare il senso delle norme, il diritto esige la ricerca del giusto nel legale. In tal modo, il ruolo del dovere è posto in primo piano, mediato dalla discussione di questioni universali, quale la libertà, che acquista una rilevanza specifica nel momento della istituzione delle leggi e della loro applicazione alla singole controversie. Questo itinerario è percorso attraverso l'approfondimento delle figure del legislatore e del magistrato,...
Dialogo sul sistema dei controlli nelle società
In qualsiasi libro, anche se frutto dell'opera di autori diversi, il titolo non è mai un dettaglio insignificante. Anche il titolo di questo libro Dialogo sul sistema dei controlli nelle società - già di per sé contiene alcune indicazioni significative su quanto può attendersi il lettore che si accinge a scorrerne le pagine. I contributi da cui l'opera è composta, frutto della penna di studiosi del diritto commerciale la cui notorietà non abbisogna di essere in alcun modo sottolineata, pur affrontando aspetti diversi del tema cui il titolo allude, ruotano intorno ai medesimi nodi problematici, che da sempre rendono quel tema particolarmente spinoso. Non una semplice collana di scritti, posti l'uno di seguito all'altro, ma, per l'appunto, un dialogo, in cui l'attento lettore, pur in assenza di espliciti rimandi reciproci, non mancherà di scorgere i momenti di convergenza e quelli di divergenza nell'impostazione e nella soluzione dei tanti problemi che punteggiano la materia.
EUR 19.00
Diritti e culture. Un'antologia critica
Quella tra diritti e culture è una relazione complessa che ha caratterizzato la storia dei diritti umani fin dall'elaborazione della Dichiarazione Universale del 1948. Sebbene nel corso di questi settant'anni la dialettica tra la dichiarata universalità dei primi e la particolarità delle seconde sia stata a più riprese enfatizzata in senso critico, appare oggi assai riduttivo limitarne la lettura nei termini dell'opposizione classica tra universalismo e relativismo. Tanto le culture quanto i diritti sono in continua trasformazione e lo è quindi anche il loro rapporto, che è necessario continuare ad indagare se non si vuole assistere a un'involuzione del livello di tutela della libertà e della dignità umana. Le voci raccolte in questa antologia provengono dall'antropologia giuridica, dalla sociologia del diritto e dalla filosofia. Esse mostrano l'impegno di numerosi studiosi a superare il paradigma della reciproca incompatibilità e a dare forma e sostanza a un dialogo interculturale sui diritti umani fondato sull'idea che i linguaggi e la produzione dei diritti traggono dalle culture (e portano in esse) sempre nuovi elementi con i quali rafforzarsi reciprocamente quali concreti strumenti di liberazione dell'essere umano.
EUR 19.95
Il conflitto del Nagorno-Karabakh e il diritto internazionale
Lo Stato, come soggetto di diritto internazionale, è uno dei temi classici, oggetto di molteplici indagini da parte degli studiosi del diritto internazionale e del diritto costituzionale. Connessi a tale tematica sono la secessione, il riconoscimento di nuove entità, la preservazione dell'integrità territoriale e la possibilità di risolvere pacificamente le controversie internazionali conseguenti. Il Nagorno-Karabakh s'inquadra in questa tematica. Il conflitto, che è nato a causa della secessione di tale provincia dall'Azerbaigian, costituisce un tema classico e nello stesso tempo nuovo per gli studiosi del diritto internazionale. Classico, perché il Nagorno rappresenta un tentativo di secessione; nuovo, perché, nonostante siano passati molti anni, l'entità Nagorno non è riconosciuta in diritto internazionale, neppure dallo Stato che l'appoggia, l'Armenia. La questione del Nagorno costituisce un esempio di "frozen conflict" o, più precisamente, di "conflitto dimenticato". I tentativi della comunità internazionale di trovare una soluzione si sono rivelati finora infruttuosi. Il presente volume vuole essere una ricostruzione giuridica del conflitto, a nostro parere essenziale per trovare una sistemazione pacifica. Vengono fissati taluni punti fermi, come indicato dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e da altre organizzazioni internazionali.
EUR 44.65
Impresa e capitale sociale nel diritto della crisi
Il lavoro analizza il ruolo assunto dall'impresa nel tessuto economico-sociale del nostro ordinamento. Particolare attenzione viene dedicata ad alcuni istituti cardine relativi all'impresa societaria, anche con riferimento agli aspetti patologici dell'esercizio dell'attività imprenditoriale, allorquando l'impresa si trovi in una situazione di crisi. L'attenzione viene quindi focalizzata su alcuni principi del diritto dell'impresa esercitata in forma collettiva, attualmente coinvolti in un processo che si può definire di destrutturazione o "decommercializzazione" del diritto societario. Emblema fondante di tale processo, con riferimento alla crisi di impresa, è la recente introduzione nell'ordinamento italiano dell'art. 182-sexies l.f., che, sospendendo, in situazioni di crisi, l'applicazione della disciplina in tema di riduzione obbligatoria del capitale e la relativa causa di scioglimento, da un lato, si inserisce nell'ambito delle soluzioni commerciali della crisi di impresa - in un'ottica di cd. ricommercializzazione del diritto fallimentare dall'altro costituisce un elemento di progressiva destrutturazione dei capisaldi dell'impresa societaria.
EUR 27.55
Lezioni di matematica finanziaria
"È un fatto ormai arcinoto che la riforma dell'Università italiana abbia oltremodo compresso gli spazi riservati alla Matematica Finanziaria ed Attuariale nei Corsi di Laurea in Economia. L'esigenza di insegnare i concetti fondamentali e gli ulteriori sviluppi di tali discipline in un monte ore complessivo che oscilla fra le 60 e 70 unità in tre anni, induce alla predisposizione di strumenti didattici che, senza abbandonare il rigore formale, privilegino l'immediatezza e la sinteticità delle nozioni impartite agli Studenti. Sulla base di tali considerazioni nasce il presente volume. Esso aspira a fornire agli Studenti di Economia un percorso omogeneo in cui le nozioni di base e i principali sviluppi della Matematica Finanziaria vengono proposti in forma semplice ma nel pieno rispetto del formalismo richiesto dalla disciplina. In questo senso il nostro maggior sforzo è stato quello di evidenziare le implicazioni pratiche di una materia che entra in modo oseremmo dire pervasivo nella maggior parte delle applicazioni di tipo economico, finanziario e aziendale. Questo volume affronta i temi caratteristici della Matematica Finanziaria classica di base, coprendo in maniera essenziale i temi in cui lo strumento matematico viene utilizzato secondo un approccio totalmente deterministico".
EUR 11.40
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